Lotta di classe all’agenzia investigativa di Davide Larocca è un romanzo breve incentrato sulla vita di un ragazzo laureato alle prese con il precariato in un’Italia abbandonata a se stessa. Il nostro giovane eroe, età indefinibile tra i venti e i trenta, è disoccupato e vive in provincia imprigionato nel classico triangolo amoroso dell’adolescena e il desiderio di creare una realtà che possa definire propria. Mentre con gli amici tenta di rubare una falciatrice per rendere vivibile un palazzo abbandonato incontra Gemma, di cui si innamora. E’ lo stimolo per cambiare aria ed è così che approda a Roma. Tanto cos’ha da perdere? Questa è la domanda che lo perseguita fino alla fine della storia e perseguita una generazione che ha perso l’energia mentale per combattere, il vigore necessario per difendere i propri diritti. Accetta l’unico lavoro che trova, all’agenzia investigativa della Signora. Qui si susseguono situazioni al limite del grottesco che impegnano il protagonista in un via vai di gente alle prese con le tante difficoltà di una società allo sfascio. Con uno stile limpido e godibilissimo, Larocca si lascia leggere con una semplicità disarmante, strappa un sospiro e due sorrisi, costruisce una trama lineare che conduce al nulla esistenziale del precario italiano, una linea che non si chiude mai, una ricerca continua di qualcosa che forse in fondo al nostro animo nemmeno desideriamo veramente e per questo rinneghiamo. A fine romanzo rimane quello stupore che fa desiderare di leggerne ancora qualche pagina. E’ una storia che lascia tante porte aperte e i personaggi scorrere via tra situazioni come stelle cadenti, la cui infatuazione è temporanea. Ma che importa? Qual è il nostro posto? Esiste forse qualcosa di più importante che seguire le infatuazioni del momento? Queste sono le domande generazionali alle quali forse dovremmo cominciare a dare delle risposte.
Lotta di classe all'agenzia investigativa
Quando il protagonista incontra Gemma, una ragazza romana, s'invaghisce di lei e, con lei, dell'idea di andare via. Nella capitale, s'imbatte in un'agenzia investigativa e, dopo una surreale selezione, vi ottiene un posto. Inizia così per lui una tragicomica routine quotidiana fatta di metodi ben poco ortodossi e sfuriate di clienti frodati, di mobbing e lavoro nero. Quando l'agenzia viene coinvolta in uno scandalo politico e i suoi titolari spariscono per sottrarsi alle indagini, il protagonista, ritrovatosi in difficoltà, decide di cavarsela con metodi simili a quelli a cui ha assistito, cioè sopraffacendo a sua volta la vittima di turno. Totalmente privo di violenza fisica, "Lotta di classe all'agenzia investigativa" è intriso di violenza psicologica. Lungo una parabola digradante, una coscienza individuale soccombe ad una società amorale; tuttavia, il protagonista, voce narrante, non abiura mai all'ironia, il mezzo più nobile che gli resta per fronteggiare le avversità.
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Anno edizione:2016
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