La lotta per l'acqua delle donne del Rio Samagna. Casalino di Ligonchio dicembre 1928
A Casalino di Ligonchio, nel cuore dell’alto Appennino reggiano, l’acqua era lavoro, sopravvivenza, vita. Quando, nel dicembre del 1928, la Società Idroelettrica dell’Ozola captò il corso del Rio Samagna, lasciando agli abitanti solo un rigagnolo, furono le donne a ribellarsi. Erano ventotto: madri, figlie, giovani e più anziane, cresciute nella fatica. Si opposero, con dignità e coraggio, in un tempo in cui parlare significava rischiare tutto. Questa è la loro storia. Una storia vera, rimasta sepolta, che oggi torna alla luce grazie alla voce di Esterina Fioroni, ricercatrice che ha saputo ascoltare attraverso il tempo. Non ci sono eroine, solo donne che hanno portato avanti ciò che andava fatto. Con determinazione, con mani intrecciate. Perché senz’acqua non si vive. E, senza memoria, non si è.
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Anno edizione:2025
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In commercio dal:25 novembre 2025
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