Acquistato Le Notti di Cliffmouth, mi sono ripromesso che l'avrei esaminato con sguardo severo: un proposito ingiusto, in realtà, perché con i fantasy d’importazione non l’avevo mai fatto. E forse è proprio per questo scrutinio che sono così felice di poter dire che mi è piaciuto. LNDC è un fantasy investigativo che rivela delicate sfumature horror. Al centro della trama, un mistero: la placida Cliffmouth, dove tutti conoscono tutti, è riscossa dal sonno da accadimenti sinistri, e le Dame del Cordoglio, che difendono l’umanità dalle abiette creature del buio, sono chiamate a indagare in gran segreto. Alle danze si uniscono anche uno gnomo e un orco: due amabili lupi di mare dalla stiva non troppo pulita approdati alla vicina Cliffport, all’apparenza per caso. Solo una cosa è certa: la tempesta incombe. E il guardiano del faro sembra sapere qualcosa… Il romanzo ha un ritmo non spasmodico: ho preferito degustarlo a piccoli sorsi, assecondando i capitoli relativamente corti. Il mondo è familiare quanto basta a far sentire gli appassionati del fantastico nel proprio elemento, ma è originale e riesce a imprimersi nella memoria. Ritroviamo molte razze che amiamo, ma dall’ambientazione antica e marinaresca di Vespria spira un vento di novità: ai lampi della magia e dell’acciaio inizia a opporsi il tuono della polvere da sparo, c’è chi lascia i vecchi continenti per i nuovi, e i nani -così si favoleggia- solcano le acque su una poderosa Nave Fornace. Le atmosfere sono palpabili, i personaggi vividi e di OTTIMA compagnia. Sento ancora il chiacchiericcio e il tepore della Bruma Smeralda, vedo la fitta nebbia salire dal mare per le vie di Cliffmouth, e ricordo Dama Hazebelle, Karjack e l’enigmatico Nigel come se li avessi incontrati. Lasciatevelo dire, non è comune per uno smemorato del mio calibro! Non esprimerò mai abbastanza ammirazione per lo stile, ricercato ma gestito con oculatezza e sempre scorrevole. Segnalo l'assenza di parolacce. Già preso il seguito :)
