Lustrum

“Lustrum” è il secondo album che il duo composto dal russo Arkady Shilkloper (corno) e dell’ucraino Vadim Neselovskyi (pianoforte) ha pubblicato con l’etichetta tedesca Neuklang. I due musicisti, tra i quali corre una differenza di 21 anni, hanno suonato insieme per la prima volta quando Vadim era ancora uno studente diciannovenne e con loro sul palco del Domizil jazz club di Dortmund c’era anche il Moscow Art Trio: fu in quell’occasione che decisero di fondare un duo. Shilkloper dice del collega: «In Vadim ho trovato un partner empatico che non solo è un buon pianista, ma anche un compositore straordinario». Neselovskyi, da sempre grande estimatore del talento del collega, afferma: «E’ una bella sensazione esibirsi con un musicista i cui dischi ascoltavo da ragazzo. Il nostro duo mi permette di evolvermi e realizzare le mie visioni musicali. Arkady ed io parliamo la stessa lingua». “Lustrum”, termine latino che nell’antica Roma indicava un periodo di 5 anni, è un album con cui i due artisti hanno festeggiato i loro primi 5 anni di collaborazione. I brani del disco, la maggior parte dei quali firmati dal pianista ucraino, sono stati composti e vengono interpretati con l’intenzione di abbattere i confini tra composizione ed improvvisazione. A volte, come in “Almost December” o “Song for Vera” Shilkloper e Neselovskyi suonano esattamente l’originale senza apportare modifiche, mentre altri pezzi come “Intrada”, composti in modo tale da garantire molta libertà interpretativa, vengono suonati in modo diverso ad ogni concerto. “Lustrum” è un album eccellente, è una sorta di teatro per avventure sonore che nascono nella fase compositiva, che prendono forma nel processo improvvisativo e che sono garantite dal talento incredibile dei due musicisti.