Madri che cantano e piangono. Note poetiche
Non si può vivere senza poesia. La poesia è in tutti noi e in ciascuno risuona in modo diverso: a volte non scritto, a volte senza musica, difficile da trasmettere e da leggere, altre volte trattenuto e nascosto. È la sintesi del nostro percorso in attimi cristallizzati che catturiamo, come istantanee, di un viaggio sulla terra. [...] La prima parte della silloge "Madri che cantano e piangono", che dà il titolo al testo, è segnata dal tema del femminile e della maternità; la seconda "Poesia civile" parla di giustizia sociale e amore per il prossimo, trama e ordito di un percorso personale dall'adolescenza alla vecchiaia; la terza parte "Uomo, dove sei?" è un urlo di dolore per la perdita dell'amicizia tra l'uomo e la donna e per la grande nostalgia di armonia tra loro. [...] E non si può nemmeno trattenere la poesia per sé. Una volta scritta e lasciata leggere anche a una sola persona diventa poesia per tutti e di tutti.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2016
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In commercio dal:1 gennaio 2016
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