Il “manicomio di Pechino” è un libro che mi ha profondamente colpita per la sua straordinaria umanità.☹️😢 Scritto come un diario personale, redatto dal Dr. Tobino nei ritagli di tempo tra turni e visite, il testo rivela una grande empatia e sentimento, rivelando l’anima di un medico VERO che vede nei pazienti non “casi” da archiviare, ma persone da comprendere e guarire. ❤️🩹 La dedizione al lavoro è totale: ogni annotazione vibra di un desiderio autentico di cura, mai di abbandono o di semplice contenimento.❤️🩹 Con un linguaggio quasi 🥹poetico, Tobino descrive la routine quotidiana del manicomio con delicatezza e partecipazione, trasformando momenti ordinari in riflessioni profonde. La sua indignazione per le raccomandazioni, i favoritismi e la burocrazia emerge netta. È un paradosso affascinante: un tema duro come la follia e l’internamento trattato con una sensibilità che lo rende quasi sacro. Sarebbe bellissimo se medici così esistessero ancora oggi, in un’epoca segnata da degrado😭 sanitario generale e da un’indifferenza agghiacciante che permea tutto il personale del settore – medici, infermieri, amministrativi. ☹️ Tobino ci ricorda che la VERA medicina passa, prima di tutto, attraverso il cuore 🩷 e la dedizione umana. Consiglio vivamente la lettura di questo “diario” a chi cerca una lettura che unisca profondità emotiva, rigore etico e bellezza letteraria: un antidoto prezioso contro la freddezza dei nostri tempi. Postilla: cit prefazione pag XXII 🥹 “ a colmare quel vuoto di conoscenze sarà l’editoria, soprattutto le case editrici … e Feltrinelli che aprirono le porte di Italia alle psicoterapie”🙏🤍
