Appassiona molto questo senso della comunità, una voglia che abbiamo in tanti. Spazio alle aree pedonali . La politica che riparte a livello locale, pronti a imparare da altre realtà .
Manifesto per la felicità. Come passare dalla società del ben-avere a quella del ben-essere
Serpeggia nell'aria un'insoddisfazione diffusa. A mancare sono le relazioni con gli altri, sacrificate sull'altare del benessere materiale, che conosce due soli imperativi; lavoro e consumo. Siamo più ricchi di beni ma sempre più poveri di relazioni. Ecco perché siamo sempre più infelici. Ma davvero per divenire più ricchi dobbiamo per forza essere poveri di relazioni interpersonali, di benessere, di tempo, di ambiente naturale? Davvero non esiste altra strada? Parte da queste domande l'analisi e la proposta di un economista che da anni studia il tema della felicità nelle società avanzate. Il cuore del problema è che lo sviluppo economico si è accompagnato a un progressivo impoverimento delle nostre relazioni affettive e sociali. Ecco dunque perché il nostro sistema economico e molti aspetti della nostra esperienza sia individuale che collettiva - la famiglia, il lavoro, i media, la vita urbana, la scuola, la sanità - hanno bisogno di una profonda trasformazione culturale e organizzativa. Noi tutti abbiamo la possibilità e la necessità di riprogettare il nostro mondo: coniugare prosperità economica e felicità è possibile. Cambiare la scuola. Cambiare le città. Cambiare lo spazio urbano. Ridurre il traffico. Ridurre la pubblicità. Sono alcune delle proposte concrete che compongono questo vero e proprio manifesto per la felicità.
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Autore:
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Anno edizione:2013
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Andrea 20 dicembre 2023Il Benessere nell’essere società
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Serena Piro 26 novembre 2016
Come è possibile che nelle nostre società odierne, in cui non mancano agio e benessere, in realtà l'indice della felicità ci indichi il contrario??? Da qui parte la riflessione di Bartolini che si sviluppa su un punto principale: evidentemente benessere materiale e felicità sono due elementi che non necessariamente vanno di pari passo. Orari di lavoro sempre più affaticanti, assenza di politiche sociali, stress che aumenta, mancanza di tempo ma soprattutto mancanza di relazioni sono ciò che più ammala le società occidentali. Le soluzioni? Mettere in atto delle vere e proprio "politiche per la felicità", dove si riscopra il valore relazionale, si metta al centro il bene comune e diventi legge universale che non si può far la nostra felicità senza fare quella degli altri.
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