Il mare e la capinera
Io e Marta Come era mio solito, mi piaceva girovagare per la campagna. Era una bella giornata di giugno, da pochi giorni erano chiuse le scuole e cominciavano le vacanze estive. Pregai Marta di accompagnarmi e di preparare un cesto per la colazione, avremmo passato tutta la giornata fuori. Mi misi alla guida dell'auto, con una cartina del Salento appresso. Dalla biblioteca avevo preso un vecchio e prezioso libro del Galateo “De situ Japigae”, e con quello in mano a fare da guida, ci avviammo. Era una ristampa del 1700, la prima edizione era del 1558. Volevo constatare le mutazioni dei luoghi avvenute nel tempo. Alla melanconica memoria della grandezza antica, allo splendore passato per quel luogo che andava sotto il nome di Magna Grecia, evocati nel libro, aggiunsi la mia curiosità sicuro di non ritrovare tutte le grandezze che l'autore aveva trovato e che sicuramente erano andate distrutte. Volevo vedere cosa era rimasto del perduto splendore, nell'obliosa nostalgia di un passato che affiorava qua e là nelle scarne vestigia…
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Anno edizione:2025
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