Un libro meraviglioso, che credo mi rimarrà impresso in mente per un lungo periodo di tempo. Mare di papaveri è un romanzo storico, di avventura, un romanzo corale che non ha, di fatto, dei veri e propri protagonisti, ma un insieme di personaggi imperfetti a cui ci si affeziona man mano che si procede con la storia. La vera protagonista di questo libro è probabilmente la cultura, o, per meglio dire, le culture che si intrecciano e che si esprimono anche attraverso diverse declinazioni linguistiche, che sono inserite nella prosa molto naturalmente, senza traduzione, ma senza neanche il bisogno per il lettore di andare a cercare il significato. Infatti, si viene talmente coinvolti dalla penna di Amitav Ghosh, che l’atmosfera che viene fuori dalle pagine affascina e assorbe completamente, anche grazie a quel gergo non tradotto, che a fine libro si sente di aver compreso comunque. È un libro davvero bello, inaspettatamente spassoso, a tratti romantico, talvolta doloroso e anche in qualche modo spirituale. Non vedo l’ora di proseguire questo viaggio sulla Ibis.
Mare di papaveri
Primo libro della trilogia dell’Ibis, Mare di papaveri è la simbolica narrazione dell’origine di una civiltà nuova sorta dall’incontro-scontro di mondi opposti.
Un veliero nel tumultuoso Oceano Indiano, il traffico d’oppio tra Cina e India, un’umanità straordinaria di destini incrociati, passioni, perdite e riscatti in un coinvolgente romanzo di storia e di avventura. Il primo volume della colossale trilogia dedicata all’origine di una nuova civiltà sorta dalla mescolanza di etnie e culture diverse. Una vecchia nave negriera trasformata in mercantile, l’“Ibis”, raggiunge nel 1838 la foce del Gange per dedicarsi a uno dei traffici illeciti più redditizi dell’Impero britannico, il commercio di «delinquenti e stupefacenti», cioè di coolie e oppio. A bordo si ritrovano, come manovrati da un fato più grande, lascari e clandestini, ciascuno sconosciuto agli altri o quasi: Deeti, una donna che è stata data in sposa a un oppiomane; Kalua, il suo amante, che l’ha salvata; Zachary Reid, il comandante in seconda, figlio di una schiava liberata del Maryland; Neel Rattan, ricchissimo raja caduto in disgrazia; Serang Ali, capo dei lascari e marinaio di consumata esperienza; il giovane Ah Fatt, devastato nel corpo e nell’anima dalla dipendenza dall’oppio… A mano a mano che le difficoltà imposte alla traversata dall’impetuoso Oceano Indiano mettono a dura prova i vecchi legami, tutti sulla “Ibis”, ciurma e passeggeri, iniziano a sentirsi «fratelli di navigazione», uniti da una singolare empatia che azzera le distanze geografiche, le caste e le generazioni.
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Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Tea17 16 settembre 2025Accattivante, meravigliosamente denso, ironico e spirituale. Un capolavoro!
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