Il matrimonio di mio fratello - Enrico Brizzi - copertina
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Letteratura: Italia
Il matrimonio di mio fratello
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Descrizione


L'epica di un'infanzia felice, dagli anni del liceo all'improvviso momento delle scelte, che per i ragazzi di questa generazione significa trovarsi di fronte un mondo completamente diverso da quello dei padri

«Non ho dimenticato tutto quel che ho visto con i miei occhi, e so già che non sarebbe facile. Neanche un po'. Nessuna famiglia d'Italia, d'ora in avanti, somiglierà a quella che abbiamo conosciuto da ragazzi, e le coppie perfette esistono soltanto nei film in bianco e nero.»

Teo ha trentanove anni, un lavoro sicuro, una macchina aziendale e una ragazza diversa ogni weekend. Sta bene, per il momento la vita gli piace abbastanza. Non come suo fratello Max, più grande di tre anni, che è sempre stato radicale in ogni cosa: nella ribellione ai genitori come nella passione per l'alpinismo che lo ha condotto a imprese estreme, nel costruire una famiglia e fare figli, come è giusto, passati i trenta e anche nel divorziare rovinosamente subito dopo i quaranta... Si sono sempre amati, questi due fratelli, e al tempo stesso non hanno potuto evitare di compiere scelte opposte, quasi speculari, sotto gli occhi spalancati e impotenti della sorella e dei genitori, che nella Bologna dei gloriosi anni Settanta e dei dorati Ottanta erano certi di aver offerto loro tutto ciò che serve per essere felici. Teo sta rientrando in città per immergersi in uno dei suoi weekend di delizie da single quando i genitori lo chiamano: Max è scomparso, insieme ai suoi bambini. Così Teo resta alla guida e punta verso le Dolomiti per andare a cercarlo. E, lanciato lungo l'autostrada tra angoscia e speranza, ci racconta tutta la loro vita: dalle gesta di papà Giorgio - dirigente della ditta di motociclette Vortex - e di mamma Adriana - un po' femminista e un po' signora italiana vecchio stile all'epica di un'infanzia felice, dagli anni del liceo all'improvviso momento delle scelte, che per i ragazzi di questa generazione significa trovarsi di fronte un mondo completamente diverso da quello dei padri.

Dettagli

11 settembre 2018
528 p., Brossura
9788804689416

Valutazioni e recensioni

  • Lopa

    Il libro più bello che ho letto recentemente . Mi ha permesso di vivere e leggere ed analizzare gli anni precedenti alla mia nascita e l'evoluzione che il romanzo e la famiglia protagonista segue è qualcosa che permette di fare una lunga riflessione su come un paese cambi nel corso degli anni.

  • Il libro va inteso come una parabola: una grande parabola, quella di un paese, di una famiglia, di una relazione, quella tra Teo e Max. Tutto cambia. L'idealismo iniziale si tramuta in pragmatismo. Il benessere economico si trasforma in precariato. La parte più riuscita, quella iniziale, è un richiamo nostalgico non solo a un mondo andato, un mondo che non vuole più tornare, ma un'elegia sull'infanzia, la dolcezza e l'istintività dei sentimenti più nobili di quell'età; l'idolatria di un bambino per il fratello più grande, che conosce il mondo, che si batte contro i bulli con onore, pronto a difendere quel fratellino fragile e sottomesso. Brizzi si conferma un ottimo scrittore

  • Mara Pavone

    Chi ama leggere romanzi che permettono di immedesimarsi in un'epoca passata, sicuramente adorerà questo libro. Attraverso la storia di una famiglia, Brizzi descrive perfettamente l'Italia degli anni '80/'90, quando la vita era un po' più semplice rispetto ad oggi, meno tecnologica e con più legami "reali" e non virtuali tra le persone. Una scrittura molto scorrevole e piacevole (tant'è che la lunghezza del libro, 500 pagine, non si percepisce per niente), Brizzi racconta le contraddizioni, i sogni e le frustrazioni di una famiglia italiana in un momento storico molto diverso da quello attuale, e del quale fa venire anche un po' di nostalgia (anche se il lettore non l'ha vissuto in prima persona). Racconta un legame profondo tra due fratelli, molto diversi tra loro, che scoprono giorno per giorno di volersi bene, un bene che non pensavano di provare uno per l'altro. Un romanzo molto bello, per niente noioso. Da leggere assolutamente!

Conosci l'autore

Foto di Enrico Brizzi

Enrico Brizzi

1974, Bologna

Scrittore italiano, è figlio di un professore di Storia moderna all'Università e di madre insegnante di scuola superiore. Frequenta da adolescente il Liceo Galvani della sua città (che diventerà storpiato in "Caimani" nel primo libro). Esordisce non ancora ventenne con il suo primo romanzo Jack Frusciante è uscito dal gruppo, tradotto in ventiquattro paesi e divenuto film nel 1996. All'ingombrante esordio l'autore ha fatto seguire il tenebroso Bastogne. Nel 2003 ha sposato Cristina Gaspodini, già curatrice del volume Il mondo secondo Frusciante Jack. Fra gli autori italiani che più l'hanno influenzato, Brizzi ha sempre citato al primo posto Pier Vittorio Tondelli. Nell'aprile 2008 ha intrapreso un secondo viaggio sulle orme dei pellegrini medievali,...

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