La meraviglia delle piccole cose

L'Autrice presenta uno scorcio della vita di un famiglia inglese, padre, madre e due figli. Ogni capitoletto riporta le riflessioni di un diverso protagonista della famiglia. La prima metà del libro è un po' scontata. Solo dalla metà in poi la storia diviene un po' più brillante. Mo, la madre, è una psicologa infantile prossima ai cinquant'anni e in piena crisi di mezza età. Non riesce a relazionarsi pienamente con i figli, sembra avere qualche conto in sospeso con la madre, Pamela, che rimane però il suo rifugio preferito, al pari di tutti gli altri membri della famiglia, genero incluso. Peter, o meglio Oscar perché così ama farsi chiamare, è un sedicenne appasionato di Oscar Wild, che ama vestirsi da dandy, utilizza un linguaggio ricercato e prova attrazione per Wilson, suo coetaneo, e poi per il nuovo tirocinante di sua madre, un trentenne neozelandese biondo dagli occhi verdi, che diverrà oggetto anche delle attenzioni di Mo. Dora, la figlia, prossima a divenire maggiorenne, pur essendo una ragazza alta e formosa, non riesce ad accettarsi, ha poche amicizie, è stata delusa dal suo fidanzato Sam e si rifugia su Facebook, dove conosce il misterioso X-men.

Non vi aspettereste una storia così particolare eppure così normale! Non vi aspettereste di potervi rivedere in un adolescente così surreale e profonda, in una madre così razionale e infantile, in un padre assente ma colonna portante e in un ragazzino confuso dall'amore ma terribilmente preciso. Una contraddizione continua sembrerebbe ma è in realtà questo che ci fa vedere poi la meraviglia di una giornata comune o di un piccolo e quasi invisibile gesto. Questo romanzo è un viaggio attraverso la potenza dei legami di una famiglia consolidata che vengono sfidati dalle passioni violente che il tempo ci offre ma resistono così, meravigliosamente nuove come se niente potesse mai cambiare o avere significato fuori dalle quattro mura di casa.