I miei ozi. Liberi pensieri in piacevoli momenti, senza affanni, in «otio», appunto!
Scrivere qualcosa a caso, senza motivo, tema assolutamente non programmato, ma stimolato da quanto in quel momento accadeva intorno o su qualcosa, che letta, tornava prepotente a chiedere di esprimersi, spingendomi a commentare. Ovvio che, dopo scritto, aver letto, sistemato anche nella forma migliore, il foglio appallottolato veniva cestinato. Talvolta scrivere era anche un modo di provare la penna stilografica. So di far sorridere, ma ne sono appassionato e ne ho un buon numero. Mi affascina la scorrevolezza del pennino su carta. Moderata pressione sul corpo della penna, che in passato era annoverata frequentemente tra i regali. Scrivere sembra istintivo. È una conquista antica dell'Uomo. Pare elaborata circa cinquemila anni fa. L'uso costante ed esclusivo delle tastiere porterà a perdere la particolarità di saper maneggiare una penna sul foglio. Beh, mi sono dilungato, ma I miei ozi nascono dalle motivazioni ora dette, ponendo attenzione ai termini, evitando ripetitività, ricorrendo a sinonimi. I miei ozi sono dunque uno sfogo che mi auguro sia apprezzato da chi li leggerà!
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Anno edizione:2025
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