La milleduesima notte - Joseph Roth - copertina
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Letteratura: Ucraina
La milleduesima notte
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Descrizione


Un'avventura erotica dello Scià di Persia nella Vienna absburgica. Un romanzo dove l'autore torna a essere la pura voce senza nome della favola e muove i suoi personaggi in una spietata partita a scacchi di cui nessuno di essi può essere consapevole e che segnerà, per tutti, la rovina. Intatta, alla fine, rimane solo una collana di perle attorno a cui tutta la storia aveva occultamente ruotato. «Il capolavoro di Joseph Roth, l'esito estremo della sua asciutta disperazione e del suo struggente amore di vivere». (Claudio Magris)

Dettagli

Tascabile
3 giugno 1991
235 p., Brossura
Die Geschichte der 1002. Nacht
9788845908354

Valutazioni e recensioni

  • Loris

    Il primo quarto di romanzo pare una fiaba morale intorno al desiderio, resa con una scrittura elegante e non priva di ironia. Terminata la visita dello Scià a Vienna, il tono cambia radicalmente. Attraverso le vicende di vari personaggi, tra cui spicca il barone Taittinger, si respira l’aria di fine impero dell’Austria Felix, un crepuscolo inesorabile e malinconico, non percepito dai più se non quando è ormai tardi. L’aristocrazia va verso la rovina, ripetendo vecchi rituali e restando sempre sulla superficie delle cose, in una sorta di eterno gioco senza responsabilità. La borghesia accresce i propri affari (leciti o meno) e il popolo si arrangia come può. Tutti sono immersi in un sistema sociale dove lo scandalo pubblico è il massimo disonore, ma l’ipocrisia (insieme al denaro) copre molti peccati. I giornali paiono già affetti dai mali dell’odierno sistema mediatico: come suggerisce la chiusa del romanzo, al pubblico interessa il simulacro, il ‘mostro’, non i sentimenti o la natura interiore delle persone. Roth al contrario ha mano felice nel passare da un carattere all’altro, tratteggiandone con efficacia le psicologie.

  •  Pierrenzo
    Bel libro

    L'ho letto perché avevo letto la Leggenda del Santo Bevitore e l'ho trovato molto avvincente perché ti da l'impressione di trovarti veramente a Vienna nel periodo storico di riferimento e poi perché, per gli appassionati di equitazione, ci sono descrizioni molto vivide sul tema.

  • Au

    Già dal titolo, "La Milleduesima notte", questo romanzo richiama alla mente ambientazioni esotiche, appunto da mille e una notte; abbiamo infatti un sovrano persiano e racconti di terre lontane, ma questa è la "milleDUEesima" notte, questa è una storia completamente diversa. Non è la Persia ad essere esotica, è Vienna l'esotica terra del mistero, la custode degli usi, costumi e misteri del lontano occidente. La visita dello Scià di Persia alla capitale asburgica è l'espediente narrativo che dà il via alle vicende dei protagonisti, l'evento scatenante di una serie di reazioni a catena, le quali vedono incontrarsi e scontrarsi le vite della giovane Mizzi Schinagl, del barone Taittinger e di una serie di personaggi minori. Al centro dell'intreccio, come motore dell'intera vicenda, una preziosissima collana di perle, causa di ricchezza ma anche di perdizione, per chiunque ne entri in possesso. Siamo dunque di fronte a un romanzo che riflette, in primo luogo, sul caso, su come sia facile che la propria vita cambi nel giro di una notte, solo grazie a una casualità. In secondo luogo, viene posto l'accento sull'importanza delle decisioni; su come sia facile decidere a cuor leggero (senza preoccuparsi dei danni che si potrebbero arrecare al prossimo), e su come poi queste decisioni prese con leggerezza finiscano poi per ritorcersi contro, chiedendo un ipotetico "conto".

Conosci l'autore

Foto di Joseph Roth

Joseph Roth

1894, Brody

Giornalista e scrittore austriaco. Cresce accanto alla madre nella casa del nonno, frequentando le scuole nella città natale. Nel 1916 si trasferisce a Vienna dove si iscrive all'università e dove pubblica i suoi primi racconti e poesie. Inizia, sempre a Vienna, l'attività di giornalista per poi svolgerla a Berlino. Nel 1925 si trasferisce a Parigi e durante questi anni scrive La ribellione (1924), Aprile. Storia di un amore (1925).Il ritmo di vita intenso e disordinato, da una città a un'altra, e l'abuso di alcol si accentuano dopo che la moglie si ammala e viene ricoverata per una malattia nervosa. Da allora intensifica la sua attività come dimostrano i romanzi Zipper e suo padre (1928) e Giobbe. Romanzo di un uomo semplice (1930); quest'ultimo dà...

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