Quella vissuta da #CharlesMingus, uno dei massimi esponenti del Jazz, è stata una vita tanto complessa da rendere difficile la sua trasposizione in una normale biografia Prima bambino, poi ragazzo e infine uomo dal sangue misto. "Senza un'identità" precisa in cui confinarlo, nella nostra società occidentale è stato esposto a qualsiasi tipo di discriminazione. #Mingus era un artista senza posto nel mondo, ma con così tante emozioni da voler esprimere che se lo è creato prendendosi sempre più spazio con la determinazione di chi nella vita vuole "essere il più vero e pienamente espressivo possibile attraverso la musica" Una biografia scandita dal racconto di determinati episodi, che seguono la partitura narrativa/evocativa di alcuni brani, conosciuti e non, con cui meglio si è riusciti a danzare con le gesta e a cantare le emozioni dell'artista, delineandone le sfaccettature, che hanno scolpito la sua personalità carismatica Dalla prima track 'Eclipse', in cui nell'identificazione naturale dell'eclissi col meticcio, si esplica metaforicamente il desiderio di accettazione in una società, che lo ha sempre escluso. Alla track 'Self-portrait in three colors', che fa luce sulle tre 'anime' che vivono in lui e lo condurranno in manicomio, e per molte altre track, Squaz scolpisce col suo segno inconfondibile, come nella materia viva del legno, immagini bicrome di Mingus e di tutti gli altri personaggi, che hanno popolato la sua vita e i suoi pensieri, ponderatamente definite, piene, solide, tanto quanto le personalità in gioco.
