Più che un romanzo è un libro di storia ricco di vicende vere e che documenta in maniera dettagliata la storia dell’Afghanistan degli ultimi decenni(esclusi quelli più recenti ma altrettanto drammatici). Una volta di più mette in evidenza il grave problema della sussistenza della popolazione basata sul commercio di droga e della vita delle donne afghane. Da leggere.
La moglie afghana. Non tutte le donne sono nate libere
Fariba Nawa è una giornalista di origini afghane. Da piccola si è trasferita con la famiglia in America, e dopo 19 anni torna per la prima volta nella sua terra per conoscere il proprio popolo e riscoprire il sapore della sua infanzia. A Herat, sua città natale, la giornalista incontra il nonno, Baba Monshi, un intellettuale che è stato in prigione per le sue idee, giudicate troppo moderne. Il viaggio prosegue tra trafficanti, donne disposte a sacrificare la vita per far valere i propri diritti, giovani pusher, signori della droga, agenti infiltrati. Infine la giornalista incontra Darya, con la sua storia di tristezza e rassegnazione. Darya è una giovane "sposa dell'oppio", costretta dal padre, trafficante, a sposarsi con un signore della droga molto più vecchio di lei, che non parla nemmeno la sua lingua e ha già un'altra moglie e otto figli. Negli occhi intensi di quella bambina Fariba vede riflessa tutta la bellezza e la sofferenza delle donne afghane. In un libro a metà tra il romanzo e il reportage, Fariba Nawa ci racconta tutta la verità sul moderno Afghanistan, dilaniato da sanguinose lotte, conteso tra potenze straniere e lasciato in mano agli spietati signori dell'oppio.
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Anno edizione:2016
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Formato:Tascabile
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Gianna 02 dicembre 2022La storia si ripete
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Un libro molto vero che fa capire come gli interessi di uomini che sono al potere non tengono conto dei bisogni del popolo che dovrebbero governare e a cui dare sicurezza e lavoro, inoltre l'autrice spiega molto bene le condizioni delle donne islamiche che vengono trattate da schiave e non hanno diritti o almeno molto pochi, al contrario devono solo ubbidire al marito padrone. Gli aiuti di altri paesi nascondono interessi che vengono nascosti, funzionari che con la scusa delle guerre cercano solo di trarre il massimo profitto economico, cambiare le regole non sarà facile anche perché la cultura islamica ha radici molto profonde e pensare di "modernizzare" e dare alle donne più diritti e rispetto da parte degli uomini non penso sia una cosa fattibile, considerando che anche i giovani sono legati alle vecchie tradizioni e non intendono cambiarle. Un ottimo libro che molti dovrebbero leggere e capire.
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