Mi sono imbattuta per caso in questo libro, e mi sono lasciata intrigare dalla trama, iniziando questa lettura con grande entusiasmo e carica di aspettative, ma il risultato purtroppo è un grande "NI". Alcuni aspetti mi sono piaciuti, come l'idea base - sebbene ormai gli argomenti trattati dall'autrice siano saturi - anche la massiccia dose di azione presente nel testo aiuta molto a tenere viva la storia, che grazie a questo aspetto scorre piuttosto bene. Non ho apprezzato, invece, i numerosi momenti immaturi e imbarazzanti sparsi qua e là nel libro (e purtroppo sono davvero tanti) o i pesanti cliché a cui si è appigliata l'autrice per creare i suoi protagonisti: Adrian è - ovviamente - muscoloso e perfetto, bello, tenebroso e tormentato; insomma niente di nuovo... Per quanto riguarda la protagonista, Ivy, risulta piuttosto immatura e banale, sia nelle azioni sia nei dialoghi, e difficilmente si riesce a legare con lei. La trama aveva un grande potenziale, e poiché il modo in cui è stata imbastita fa sì che non sia solo riservata a un pubblico giovane, ma anche a uno più grandicello, certi aspetti hanno fatto precipitare il livello generale del testo, ed è davvero un peccato. Pur apprezzando il genere letterario, mi duole molto ma dubito che proseguirò con gli altri capitoli della trilogia, anche perché temo (per il modo in cui è finito il libro) che la storia possa diventare ripetitiva. 3,5 stelle.
