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Nella verde gola delle lupe, un racconto di Lucrezia Pei e Ornella Soncini, illustrato da Marco Calvi, edito @ Distopia, femminismo e boschi: cosa chiedere di più? Le donne di questa storia abitano in una selva lontana dalla civiltà, da cui sono fuggite dopo la Grande Ingiustizia: un evento che le ha portate ad allontanarsi dalla violenza degli uomini, per rifugiarsi nella natura. Ana è la protagonista del racconto: una ragazzina abituata a conoscere soltanto il mondo che la circonda, le donne che l’hanno cresciuta e la società matriarcale che hanno creato. La sua esistenza, però, subisce una brusca svolta il giorno in cui apprende la realtà che si cela dietro le misteriose bestie che ingravidano le donne della tribù tutti gli anni. Una meravigliosa storia di rinascita, di maternità, di forza. Una favola cupa, ma d’impatto, che facilmente si incastona proprio sotto pelle. 🖤 Le due autrici hanno fatto un ottimo lavoro nel ricreare le giuste atmosfere, nel farci sentire appartenenti a questa comunità, nel creare una società così complessa e intima in pochissime pagine, con una penna grezza e evocativa. Le illustrazioni di Marco Calvi hanno un non so che di antico e primordiale che aggiunge la ciliegina sulla torta a questo fantastico capolavoro. Assolutamente da recuperare!
Nella verde gola delle lupe, un racconto di Lucrezia Pei e Ornella Soncini, illustrato da Marco Calvi, edito Moscabianca. Distopia, femminismo e boschi: cosa chiedere di più? Le donne di questa storia abitano in una selva lontana dalla civiltà, da cui sono fuggite dopo la Grande Ingiustizia: un evento che le ha portate ad allontanarsi dalla violenza degli uomini, per rifugiarsi nella natura. Ana è la protagonista del racconto: una ragazzina abituata a conoscere soltanto il mondo che la circonda, le donne che l’hanno cresciuta e la società matriarcale che hanno creato. La sua esistenza, però, subisce una brusca svolta il giorno in cui apprende la realtà che si cela dietro le misteriose bestie che ingravidano le donne della tribù tutti gli anni. Una meravigliosa storia di rinascita, di maternità, di forza. Una favola cupa, ma d’impatto, che facilmente si incastona proprio sotto pelle. 🖤 Le due autrici hanno fatto un ottimo lavoro nel ricreare le giuste atmosfere, nel farci sentire appartenenti a questa comunità, nel creare una società così complessa e intima in pochissime pagine, con una penna grezza e evocativa. Le illustrazioni di Marco Calvi hanno un non so che di antico e primordiale che aggiunge la ciliegina sulla torta a questo fantastico capolavoro. Assolutamente da recuperare!
Nel folto della selva, si muovono con passi felpati le lupe, donne che si ammantano di pelli animali, che seguono un loro credo a metà strada da paganesimo e cristianesimo, sono la protezione di Nostradonna e seguendo il percorso tracciato da Santa Agilulfa, la santa che sconfisse il lupo brutale. Ma tra la quotidianità dei riti, le regole della caccia, gli incontri con gli uomini per generare la nuova vita, le nascite e le morti, si nascondono i segreti di chi viola le regole, ciò che sta dietro alle origini di quella comunità di donne-lupe, gli effetti dell'esistenza dei lupari e del sempiterno scontro con un mondo patriarcale che tenta di violare la donna anche nella sua sacralità e nella sua forza. Un racconto lungo, o romanzo breve, scritto a quattro mani da Lucrezia Pei e Ornella Soncini e illustrato da Marco Calvi che ci porta in un universo costituito da una Natura che è, al tempo stesso, benefica e malefica, come l'ambivalente figura del lupo, sia violento e famelico, sia selvaggio e libero, con i suoi sapori terrosi e sanguigni che ci ricordano un mondo contadini che alcuni di noi continuano ancora a ricordare. Una lettura strana, non convenzionale, ma speciale e pregevole proprio per questo alone di mistero che si trascina dietro fino all'ultima pagina.
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