"un agitatore Culturale" e un sociologo di chiara fama cercano di narrare i loro anni '80 attraverso una manciata di capitoli di rara efficacia Già dal titolo il segnalo è chiaro, limpido, preciso. Un album di buon successo dei britannici simple minds fa da apri pista e da titolo agli '80 visti da Masotti, l'agitatore di cui sopra, e Germano, sociologo appassionato di sport e che per cinque giorni su sette si trova a attraversare la penisola per raggiungere il Molise e la sua cattedra. Nel mezzo Bologna con ogni sua sfaccettatura, narrata partendo dall'oratorio, passando per 'i regaz' e 'gli zanari', terminologie figlie di una metropoli di provincia che ha dato i natali a due menti fervide come quelle degli autori, entrambe capaci di fotografare il decennio della loro adolescenza, o adultolescenza che dir si voglia, che per loro decennio non è ma che si racchiude entro un arco temporale che inizia per la precisione il 10 maggio 1978, giorno seguente il ritrovamento del corpo dell'onorevole Moro e che si conclude con la 'caduta della spallina' di Patsy Kensit, durante l'edizione del San remo 1987. Si parla veramente di tutto: dai videogiochi da bar, ai fumetti, al cinema passando per le prime 'canne' e arrivando alle gite scolastiche. Parlando del Festivalbar sino alla musica ascoltata in ogni sua declinazione, basti pensare che del decennio si riesce a salvare perfino il festival Sanremese. Ognuno over 40 potrebbe scrivere il medesimo libro, aggiungendovi anche nuovi capitoli su abbigliamento o slang giovanilistico degli 'eighties'. Da leggere per notare le differenze fra i due stili di scrittura perennemente in bilico fra un Masotti più leggero e scherzoso, ma anche godibilissimo come in ogni sua fatica precedente, arrivando a Ivo Germano che riesce a trovare una chiave atropo-sociologica perfino nella rivisitazione dei Puffi e nell'uso del walkman, sempre senza mai rimpiangere un decennio al quale buona parte di coloro che leggeranno il libro saranno per sempre eterni debitori.
New gold dream. E altre storie degli anni Ottanta
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C'è stato un decennio che ha segnato, più di ogni altro, il futuro del nostro continente. Non dal punto di vista politico, ma da quello sociale: in esso è nata l'odierna way of life, quel misto di disimpegno ed edonismo che sta ancora contraddistinguendo la nostra epoca. Sono stati gli anni Ottanta del Novecento, con i loro miti spesso oggetto di un vero e proprio culto: il Commodore 64, le Timberland, la musica dei Simple Minds e della New Wave italiana, il sabato pomeriggio in discoteca, i cartoni animati giapponesi... che hanno nutrito e accompagnato l'adolescenza della classe dirigente di oggi, generazione rimasta estremamente legata a quel passato. Questo libro fatto di racconti, suggestioni, ricordi e musica, tanta musica, è un tributo a quell'epoca "d'oro", senza nostalgia, né rimpianto, né sterili mitizzazioni. Solo storie, tra le quali si ritroveranno, con commozione e gioia, tutti i lettori che in quegli anni per molti versi insuperati e indimenticabili ci sono cresciuti e li hanno ancora nel cuore, accompagnati dalla scrittura ironica, arguta e impietosa dei due autori.
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Anno edizione:2013
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In commercio dal:3 luglio 2013
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Ciro Andreotti 13 luglio 2013
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