Non fidarti di Peter Pan

Con questo romanzo ho scoperto John Verdon, prima pubblicitario, poi mobiliere infine autore di best seller. Abbiamo detective stories dove si coniugano contesti alla Deaver, struttura enigmistica del giallo classico "british" e un'acuta profilazione dei personaggi derivata appunto dalla conoscenza dei target e scommetterei da non poca frequentazione dell'autore con la psicologia junghiana. Perfino l'attività mobiliera di Verdon si rivela in stili di decorazione definita con immancabile precisione. Ne risulta un bel rinnovamento del thriller con molti elementi di piena goduria: i personaggi come dicevo e l'onestà di un autore che ti fornisce tutti i dati per risolvere il mistero fin dall'inizio. Se non ci riesci ne risulta l'ammirazione e la meraviglia per la capacità del romanzo di sorprenderti con intrecci davvero ben congegnati.

Purtroppo il libro non mi ha entusiasmato particolarmente. La trama è abbastanza banale e la soluzione del caso viene rivelata solo nelle ultime pagine dando l'impressione al lettore di essere sempre fermo allo stesso punto dall'inizio alla fine. Due però sono le note positive: l'accadere continuo di imprevisti che fa sì che il lettore non si annoi e le peculiarità dei personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi.

Fortunatamente, ho confermato il giudizio positivo che avevo su John Verdon dopo aver letto i suoi precedenti libri: anche questo giallo basa il suo impianto su tensione e colpi di scena che ci portano all'incredibile finale. Il detective in pensione Dave Gurney è un personaggio affascinante,con la sua mente analitica e le sue intuizioni che gli permettono di risolvere i casi più intricati. Pagina dopo pagina, insieme a lui entriamo nella mente del killer e ne seguiamo le tracce sino alla risoluzione di un caso che inizialmente sembra senza soluzione. Un giallo da gustare sino alla fine ed una lettura appassionante per gli amanti delle investigazioni