in questo libro l'autore ci porta a rivivere l'esperienza da lui vissuta in missione di pace da basco blu a calafat in romania in una zona di confine con la bulgaria,e posso affermare a mio modesto parere che il suo racconto scorre in maniera molto leggera e spensierata, quindi il libro si legge volentieri senza mai annoiare il lettore, nonostante l'argomentazione verta su una tematica molto seria e drammatica , ma intervallando molto bene il racconto con episodi allegri e goliardici vissuti anch'essi (fortunatamente direi in quel contesto),riesce a guadagnarsi gli appellativi sopra citati. Per tanto io lo consiglio veramente a tutti quelli che ne vogliono sapere di più o semplicemente ai curiosi quanto basta per dire "ADESSO NE SO UN PO' DI PIU' DEL NIENTE" . All'autore Ernesto BERRETTI vanno i miei piu' sentiti complimenti per questo splendido libro che ha scritto in maniera perfetta, facendoci rivivere quell'esperienza come se da noi lettori fosse vissuta in prima persona , sembrando di essere li accanto a lui in quei momenti, e l'augurio che possa essere il primo di tantissimi.
Non ne sapevo niente. Serbia 1995, Danube Mission le rivelazioni di un Basco Blu
Era il 1995. Con pusher e navi, sul Danubio si tentava ancora di violare l’embargo contro l’ex Jugoslavia in guerra. Gli unici controlli erano fatti dai Baschi Blu della UEO. Ed Ernesto Berretti era uno di loro. E, come racconta, non sapeva niente della guerra nei Balcani, al pari di altri suoi commilitoni. La base della Missione era a Calafat, a sudovest della Romania appena uscita dalla dittatura di Ceausescu. Lì si viveva a ritmi slabbrati come elastici di vecchie mutande. Se Calafat fosse stato un pugile, sarebbe stato stretto alle corde (il Danubio) dal suo avversario (i Rom); sarebbe finito al tappeto malamente; e l’arbitro (lo Stato) non avrebbe iniziato la conta. Solo i secondi al suo angolo (i soldati della Missione) avrebbero potuto salvarlo, gettando la spugna. Calafat era destinato a vivere una vita senza vittorie. Come Dana, Adrian, Florin, Agatha, Magda e Whiter: vite senza vittorie, le cui figure sono ben tratteggiate dalla penna dell’autore, che ben s’immerge, con grande forza e resa emotiva nella situazione del tempo, così anche raccontando la vita, il lavoro, i rischi dei soldati in missione all'estero, lontano da casa. Lo fa a tutti noi, che non ne sappiamo niente.
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Anno edizione:2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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antonio Di Dio 11 gennaio 2019
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