Norther

Realizzata da anni nel loro studio casalingo allestito all'interno dell'ex consolato brasiliano di Liverpool, la musica è un brulichio continuo di suoni, sia acustici che elettronici, che sembra brulicare e agitarsi, ma che si muove come parte di un'unica potente brezza. Orbitando in gran parte attorno all'uso prolungato della chitarra elettrica, il loro approccio potrebbe a volte ricordare gli esperimenti di Rhys Chatham e Glenn Branca, ma in tutto l'album vediamo una band la cui visione musicale si estende ben oltre l'iconoclastia della New York degli anni '80. Attingendo a musiche ipnotiche provenienti da tutto lo spettro, essi apportano un approccio compositivo a suoni spesso associati a un'espansione libera o a contesti più accademici, senza mai lasciare che il pathos si perda nel processo.