Recensione di Parklife dei Blur Pubblicato il 25 aprile 1994, Parklife dei Blur è uno degli album simbolo del britpop, un manifesto musicale che cattura l'essenza della vita quotidiana britannica degli anni '90. Dopo il successo moderato del loro album precedente, Modern Life Is Rubbish, con Parklife la band di Damon Albarn raggiunge il pieno controllo della sua identità artistica, combinando melodie orecchiabili, testi arguti e un approccio stilisticamente eclettico. L'album si apre con la potente "Girls & Boys", un inno dance-rock che esplora la superficialità delle relazioni moderne. Il brano è immediatamente riconoscibile per il suo riff di basso pulsante e il ritmo contagioso. La title track "Parklife", con il contributo vocale dell'attore Phil Daniels, è un ironico racconto della monotonia e delle piccole gioie della vita suburbana, esaltato da un tono quasi teatrale. Ma Parklife non è solo spensieratezza. Tracce come "This Is a Low" mostrano il lato più malinconico e riflessivo dei Blur, con una melodia avvolgente e testi che evocano un senso di isolamento. "To the End", una ballata sofisticata con arrangiamenti orchestrali, aggiunge una dimensione romantica e cinematografica all'album.
