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Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il Diavolo è l'ultimo film di Heath Ledger, morto in una pausa di lavorazione di questa pellicola. Dopo la morte dell'attore, quando ormai sembrava che la pellicola non avrebbe mai visto la luce, Gilliam ha fatto una scelta tanto coraggiosa quanto vincente: dato che il materiale da girare con Ledger era ancora molto, ha preferito non ricorrere alla CGI o a trucchi con controfigure, ma ha modificato parzialmente la sceneggiatura ed ha ingaggiato tre dei migliori amici di Ledger - Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell - per interpretarne tre trasformazioni che il personaggio subisce nello specchio del Dottor Parnassus. Depp, Law e Farrell hanno poi devoluto il loro compenso alla figlia di Ledger. Sì, il cinema può rendere immortali. E tutto il film di Gilliam è un inno all'immaginazione, e quindi all'arte e al cinema. Il regista mette in piedi il suo carrozzone variopinto e carico di visionarietà e fantasia, che porta lo spettatore in altre dimensioni, questo grazie anche alla coinvolgente sceneggiatura, alle abbaglianti scenografie e alla fotografia del nostro Nicola Pecorini. E' Heath Ledger l'uomo che alla fine ha ingannato il Diavolo. È morto, ma, grazie a questo e altri film, ora è immortale. Scacco matto. E l'universo immaginifico e sfrenato di Gilliam lo celebra alla grande.
In questa originalissima ed affascinante pellicola, Terry Gilliam ci conduce, attraverso le straordinarie capacità del Dott. Parnassus,verso un viaggio alla ricerca di noi stessi. Alla guida di una modesta compagnia teatrale,“The Imaginarium”, Parnassus offre al pubblico uno spettacolo irripetibile tramite uno specchio magico, con il quale è capace di trasformare in realtà sogni ma anche incubi dei suoi "volontari" pellegrini che dopo l'indescrivibile esperienza ne escono così "rinati" . Scopo la salvezza delle loro anime,per evitare di pagare un prezzo ben più alto ed inestimabile valore , previsto dal patto che il diavolo fa con Parnassus, il quale è fin troppo sensibile alle scommesse con il suo furbissimo "amico". Ma stavolta il gioco sarà più duro del solito ed il nostro Parnassus capirà ben presto la pericolosità del suo "vizio al gioco". Personalmente trovo sia uno dei film più belli che abbia mai visto, il migliore di Gilliam ! L'estenuante lotta tra bene e male, il conflitto interiore di ogni uomo che porta in sè sia la luce che l'ombra. Siete pronti a guardarvi veramente dentro? Scommettiamo? ;)
L’idea che mi ha dato l’ultimo film di Terry Gilliam è stata quella di un vero e proprio viaggio nella mente, nei sogni e nel mondo immaginario del suo autore: non vi è dubbio infatti che il dottor Parnassus altro non sia che un alter-ego del regista, e che l’universo dietro lo specchio non sia altro che la personale rappresentazione di Gilliam del magico mondo del cinema, capace di modificare la realtà e far prendere vita ai sogni. Del resto, proprio come il suo protagonista, la vita artistica di Gilliam è stata in qualche modo “maledetta” (i problemi legati alla lavorazione del film su Don Chisciotte, la morte di Ledger nel bel mezzo delle riprese di Parnassus); ed in questo senso, questa sua ultima opera risulta essere in assoluto forse il suo film più personale e sincero. Il tono decadente delle scenografie, dei costumi (e dei personaggi stessi, a cominciare dallo splendido protagonista interpretato da Christopher Plummer) contrastano in maniera forte con il mondo colorato e visionario dei sogni del dottor Parnassus; ed è proprio su questo contrasto (felicissima scelta stilistica di Gilliam) che tutto il film è giocato; del resto l’ex Monthy Pyton ha sempre nei suoi film descritto universi e personaggi poveri, disastrati, dove è la decadenza a regnare sovrana: non è un vagabondo il protagonista de La leggenda del re pescatore? E non è una società decadente, sporca, oscura, quella che fa da sfondo a Brazil? E ancora, com’è il futuro rappresentato ne L’esercito delle 12 scimmie se non devastato da guerre ed epidemie? Parnassus è anche l’ultimo lavoro di Heat Ledger, attore dalle doti straordinarie venuto a mancare troppo presto: la sua morte prematura ha influenzato la lavorazione del film e, probabilmente, l’impostazione della sceneggiatura (che infatti sembra zoppicare un po’ nella ricostruzione delle vicende di Tony Shepherd): Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrel, amici intimi del compianto Ledger, accettarono di terminare il film al suo posto ( e a dir poco geniale è la trovata di Gilliam per giustificare la triplice trasformazione del suo protagonista). Ottime le loro interpretazioni (seppur brevi) così come quella del già citato Christopher Plummer, e del diavolo Tom Waits, assolutamente esilarante e, allo stesso tempo, mefistofelico. Cammeo per il grandissimo Peter Stormare, nel ruolo del presidente paralitico.
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