Le parolacce di Dante Alighieri
Pensando al Centenario del ’21, in quattordici brevi anzi brevissimi capitoli, si affronta apertamente il problema, qui colto in vari aspetti, di come Dante, accanto alle parole, non esiti ad usare parolacce come “merda”, “puttana” e così via, che han precisa fonte nella Bibbia. Ma accanto a parolacce dell’Autore si aggiungon parolacce dei copisti: in un mix di parole e parolacce consiste insomma il vertice poetico della letteratura in lingua nostra, un Poema nel quale il sommo Dante si imbatte di continuo nel conflitto fra nobili, borghesi e proletari, che sorge per l’appunto al tempo suo. Legger Dante significa pertanto entrare in un mondo sconfinato: dall’inferno che è società corrotta in cui la parolaccia è dominante, su fin nel paradiso in cui Beatrice, che è donna in carne e ossa pur nel sogno, assegna in dono a Dante un’altra voce.
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Anno edizione:2021
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