Pensieri sull'imitazione - Johann Joachim Winckelmann - copertina
Pensieri sull'imitazione - Johann Joachim Winckelmann - copertina
Dati e Statistiche
Salvato in 3 liste dei desideri
Letteratura: Germania
Pensieri sull'imitazione
Disponibilità in 5 giorni lavorativi
20,90 €
-5% 22,00 €
20,90 € 22,00 € -5%
Disp. in 5 gg lavorativi

Descrizione


Nel giugno del 1755 un oscuro bibliotecario di provincia, Johann Joachim Winckelmann, pubblica a Dresda a proprie spese, in una tiratura di appena 50 esemplari, un anonimo libretto dal titolo Pensieri sull’imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura. Questo breve testo incontrò subito un’enorme fortuna, tanto da circolare addirittura in copie manoscritte, e diede impulso alle più potenti speculazioni dell’epoca: Mendelssohn, Lessing, Herder e Goethe lo considereranno un classico, e persino gli acerrimi nemici del Classicismo di Weimar, come Heinse o Hirt, non poterono fare a meno di confrontarsi con esso. Né si sottrassero a un doveroso omaggio i grandi del Romanticismo e dell’Idealismo filosofico, da Moritz a Schelling, da Schlegel a Hegel. Ma cosa rese – e rende tuttora – tanto ammaliante l’“opera prima” di Winckelmann? Il fatto che i Pensieri sull’imitazione sono il frutto di una complessa strategia retorica attraverso cui il filosofo impostava il modello di un’utopia estetica cui faranno riferimento intere generazioni, l’esperto d’arte importava in Germania la trattatistica italiana, francese e inglese inventando un nuovo modo di fare storia, e, infine, l’antiquario fondava la moderna archeologia. La presente edizione raccoglie i Pensieri sull’imitazione ma anche l’Epistola sui Pensieri e il Commento ai Pensieri, oltre ad alcuni frammenti di fondamentale importanza per comprendere tutte le potenzialità di una costellazione discorsiva che ha posto le basi per l’estetica moderna.

Dettagli

21 giugno 2024
Libro universitario
248 p., Brossura
9788877262165

Conosci l'autore

Foto di Johann Joachim Winckelmann

Johann Joachim Winckelmann

(Stendal, Magdeburgo, 1717 - Trieste 1768) archeologo e storico dell’arte tedesco. Di famiglia modesta, condusse studi irregolari. Nel 1754 soggiornò a Dresda presso il nunzio apostolico Alberico Archinto, che gli affidò la sua biblioteca, e da lì, nel 1755, dopo essersi convertito al cattolicesimo, si trasferì a Roma dove entrò come bibliotecario al servizio del cardinale Alessandro Albani. Nel 1762, durante il primo dei suoi viaggi a Napoli, visitò Pompei ed Ercolano, spingendosi fino a Paestum (di cui svelò per primo l’importanza), e nel 1764 divenne sovrintendente ai monumenti antichi di Roma. Morì assassinato (forse per rapina) in una locanda di Trieste, di ritorno da un suo viaggio in Germania. Considerato il fondatore dell’archeologia scientifica, esercitò una fortissima influenza sulle...

Informazioni e Contatti sulla Sicurezza dei Prodotti

Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.

Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it