Scrittura curata, ironia, erudizione non irritante, senso della Storia, atmosfere visibili, caratteri bel delineati e credibili: un gran bel yellow! che, al di là della conclusione-risoluzione, mi sono goduta come si deve. "Come si deve" per una storia gialla, intendo. Pensavo di dare altre chances a Simenon e invece mi sono imbattuta in questo autore italiano dallo pseudonimo improbabile (finché googlando non ho scoperto che è tratto da L'uomo senza qualità di Musil, ehm....), di cui mi procurerò al più presto gli altri libri.
Perché Yellow non correrà
Due efferati omicidi. Due morti senza nome. Paziente, determinato, il commissario Norberto Melis indaga.
«Tuzzi è il miglior autore di gialli di qualità attualmente al lavoro.» - Corrado Augias, il Venerdì di Repubblica
«Il commissario Melis può contare su una schiera di lettori affezionati. Forse perché somiglia in qualcosa a Maigret.» - Leopoldo Fabiani, la Repubblica
«Delizioso giallo. Con il suo punto di forza nella suggestione dei toni.» - Giovanni Pacchiano, Il Sole 24 Ore
«Un bel giallo che ricorda Scerbanenco.» - Massimo Romano, ttL-La Stampa
«Hans Tuzzi e il suo poliziotto NOrberto Melis mi regalano tanto piacere che quasi li sento di famiglia... Melis si applica con tutta la usa intelligenza che per osmosi trasmette a chi legge.» - Pietro Cheli, Amica
«Uno dei migliori scrittori, non solo giallisti, italiani. Magistrale.» - Fabrizio d'Esposito, il Fatto Quotidiano
Chi ha ucciso, due colpi di pistola alla testa, lo sconosciuto trovato cadavere nei bagni dell'ippodromo, la sera di domenica 13 aprile 1980, a Milano? La vittima, già dagli abiti, appare appartenere a un mondo ben diverso da quello del senzatetto, il barbone, el barbùn, come si diceva in quegli anni, ucciso negli stessi giorni con spietata ferocia nel sottobosco umano di squallore e disperazione che vegeta ai margini della Stazione Centrale. E infatti, i primi passi dell'inchiesta, condotta con determinazione dal commissario Norberto Melis, portano tutti in una ben precisa direzione: i giorni confusi successivi all'8 settembre 1943, con le stragi, le devastazioni e le razzie di opere d'arte compiute dai nazisti nella lenta ritirata verso nord. E il senzatetto? Altra mano? Altra inchiesta? Ma è proprio tutto come sembra? O il passato, e la preziosa biblioteca magico-alchemica trafugata nei giorni lontani della seconda guerra mondiale, non sono che una pista apparente?
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Anno edizione:2016
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