A poco più di un anno dall'uscita dal precedente strumentale "Piano & Orchestra", il 67enne tastierista newyorkese, trova il tempo per regalarci il suo sedicesimo album solista, nonostante l'impegno richiesto dalla preparazione del prossimo disco dei Dream Teather, in cui spicca il rientro alla base di Mike Portnoy. Per realizzare questo lavoro, Rudess si è finalmente circondato da un vero e proprio gruppo che, a quanto sembra, potrebbe costituire una presenza stabile per il prossimo futuro. Alla voce troviamo Joe Payne, alla chitarra Steve Dadaian (anche se alcuni assoli sono opera dell'ospite Bastian Artinez) ed alla batteria Darby Todd. Dal punto di vista musicale il lavoro non lascia spazio ad inutili virtuosismi, ormai tutti i suoi ammiratori conoscono bene le capacita tecniche di Rudess, già insignito fin dal lontano 1994 del premio "Best New Talent" dalla rivista Keyboard Magazine in seguito alla pubblicazione del suo album di debutto Listen, Anche se l'impressione è quella di una sorta di continuità con “Wired For Madness” (2019), si nota però una maggior coesione nei temi trattati ed una maggior omogeneità dei brani. Atmosfere alla Dream Teather si ritrovano nelle tracce n. 4 (The Alchemist) e n. 7 (Eternal), mentre troviamo inconfondibili sonorità ELP nel brano di apertura (The Final Threshold) e Yes nel pezzo successivo (Into The Lair). Nella terza traccia (Haunted Reverie), Jordan ci ricorda le sue origine pianistiche (all'età di 9 anni entrò nella prestigiosa Juilliard School di New York, iniziando gli studi di pianoforte classico). Una costante di Permission to Fly sono le ottime prestazioni canore di Joe Payne, capace di meravigliare ed emozionare soprattutto nei brani n. 5 (Embers), n. 6 (Shadow Of The Moon) e n. 8 (Footstep iIn The Snow). Da segnalare che tutti i testi sono stati scritti da Arianna Starr Rudess, figlia di Jordan. Concludendo, in una produzione ampia e sempre di buon livello, questo Permission to Fly non deluderà gli appassionati.
Il tastierista dei Dream Theater Jordan Rudess non è estraneo alla sperimentazione ed è noto per aver spinto i confini creativi, sonori e tecnologici. Il suo ultimo lavoro, l'album da solista "Permission to Fly", pubblicato da InsideOutMusic, incarna questo ethos, scavando nelle complessità dell'esistenza umana all'interno del nostro mondo sfaccettato. Con Jordan e Darby Todd (Devin Townsend) alla batteria, That Joe Payne alla voce, Steve Dadaian alla chitarra e Bastian Martinez per gli assoli di chitarra, Rudess ha riunito un gruppo di musicisti in grado di sostenere ed elevare la sua visione. Permission to Fly" è una raccolta variegata, che spazia da elaborate composizioni prog ad ampie ballate. Le canzoni esplorano temi diversi, dalle lotte umane quotidiane ai fenomeni soprannaturali. Ogni canzone è un viaggio a sé stante, ma collettivamente l'album svela un'odissea musicale attraverso il vasto spettro dell'esperienza umana. Disponibile in versione limitata su CD Digipak e 2LP 180g Gatefold, entrambi con 2 bonus track, e in versione digitale.
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Roberto 27 dicembre 2024Il sedicesimo album solista del talentuoso tastierista dei Dream Teather non delude
Disco 1
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