Pioggia. Blackwater. Vol. 6

Ultimo volume della saga. C’è poco da dire: scrittura veloce che è riuscita a catturarmi fin dal primo libro, i personaggi sono così ben descritti che sembra di conoscerli e la trama è così unica che mi ha tenuta col respiro sospeso incollata alle pagine. Non lo definirei un horror, ma un thriller. Lascia in sospeso parti della storia dando possibilità al lettore di interrogarsi e trarre da sè le sue conclusioni. Mi è piaciuto davvero tanto!

L'ultimo libro della saga, uno più bello dell'altro e questo non fa eccezione. Consiglio vivamente.

Trama: 5 stelle su 5 • Pioggia è il sesto e ultimo volume della saga Blackwater. La trama è carica di avvenimenti importanti che muteranno l'assetto familiare dei Caskey e finalmente si arricchisce di atmosfere misteriose e lievemente horror... Alcune vittime di morti violente torneranno dall'aldilà per vendicarsi. • Scrittura: 5 stelle su 5• La narrazione è sempre in terza persona e la lettura dei 14 capitoli è stata talmente veloce da non aver capito di essere arrivata alle pagine finali. Lo stile di McDowell è accattivante e pulito, senza fronzoli. • Ambientazione: 4 stelle su 5 • Siamo a Perdido, nell'Alabama, nel 1958. Il piccolo paese è cresciuto e ha prosperato insieme alla famiglia Caskey. Questa volta l'autore ha dato maggiore spazio alla storia mettendo in secondo piano le descrizioni ambientali. Scelta più che azzeccata. • Personaggi: 4,5 stelle su 5• Elinor torna ad essere la protagonista indiscussa: una donna (sarebbe meglio dire creatura) caparbia, enigmatica, una matriarca autorevole. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e psicologicamente approfonditi. • Finale: 4,5 stelle su 5 • La saga termina com'era iniziata: con tanta pioggia scrosciante e Perdido sommersa dall'acqua. Molte domande e misteri non hanno trovato risposta, ma forse è meglio così. • Valutazione complessiva: 5 stelle su 5 • Blackwater è una saga intrigante, ben scritta, con dei personaggi indimenticabili, con alcune scene soprannaturali e una sfumatura horror finale. Non è di certo perfetta, ma ha saputo intrattenermi e i battibecchi tra la suocera Mary Love e la nuora Elinor mi hanno strappato più di un sorriso. Consiglio la lettura a chi piacciono le ambientazioni storiche, le saghe familiari e il sovrannaturale.