Con quest’opera Donzelli presenta le fiabe raccolte dal Pitrè più di cento anni fa. Il corpus in questione, il più ricco e completo che l’Italia possa vantare, contiene le fiabe popolari siciliane tramandate fino ad allora solo oralmente e raccolte con un lavoro meticoloso e certosino da parte dell’autore. In alcune storie ritroviamo anche molte figure note in altre parti del mondo con altri nomi o con altre caratteristiche, che presentano qui una peculiarità tutta legata al territorio e alla società dell’epoca. L’edizione Donzelli è, come sempre, impeccabile: copertina rigida dotata di sovraccoperta riportante un’illustrazione di Fabian Negrin e carta spessa e non lucida che, unitamente ad un carattere abbastanza grande, permette una lettura comoda in modo da non affaticare gli occhi. All’interno del testo, poi, si ritrovano delle tavole di Negrin che rappresentano alcune delle fiabe riportate nella raccolta e opportunamente indicate nel retro della pagina.
Il pozzo delle meraviglie. 300 fiabe, novelle e racconti popolari siciliani. Ediz. integrale
Fiabe di reginelle e di re, fate e animali, giganti e mammedraghe, diavoli e maghi; storie di sciocchi e furbi, megere ed eremiti, amori e dispetti, astuzie e ruberie, botole e sotterranei, travestimenti e fughe; e poi ancora giardini e fontane, fichi e melagrane, sale e zafferano, olio e basilico, ricotta e sangue... Impossibile enumerare le meraviglie che attendono i lettori in fondo a questo pozzo. Ben 300 fiabe a fronte delle 200 messe insieme dai fratelli Grimm, per citare l'esempio più illustre. Pochi lo sanno, infatti, ma la raccolta di storie orali più ricca ed estesa che l'Italia abbia mai avuto la si deve a Giuseppe Pitrè, una figura straordinaria di medico e folklorista, che a bordo di un calesse le andò a raccogliere una per una dalla viva voce dei popolani di mezza Sicilia. Non a caso nel 1956, quando Calvino raccolse dai repertori di ogni regione le 200 Fiabe italiane a suo giudizio più belle e rappresentative, ben 40 le attinse proprio all'opera di Pitrè - da Giufà a La volpe Giovannina, da Rosmarina a Cola Pesce. Introduzione di Jack Zipes.
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Questa edizione delle novelle raccolte da Pitrè quasi un secolo e mezzo fa, ottimamente tradotte dal dialetto siciliano, permette i godere senza l'ostacolo della lingua l'opera di questo importante quanto poco conosciuto intellettuale palermitano che mise insieme un vero tesoro di novelle e racconti di tradizione orale e che ha costituito la miniera a cui hanno attinto famosi scrittori italiani per le loro novelle. Nonostante Pitrè non abbia ottenuto una immediata fama internazionale, a causa del suo rigore filologico che lo portò a trascrivere le novelle nei puri dialetti siciliani, rendendone così ardua la conoscenza al di fuori dell'Italia, il suo lavoro fu quantitativamente superiore a quello di Andersen o dei Fratelli Grimm e sicuramente non inferiore per qualità. L'edizione è piacevolmente illustrata da tavole a colori.
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