Profezia detta di Orval

16 p., 19 cm, bross. Buono, ordinari segni d'uso e del tempo, più evidenti alla bross. La profezia di Orval viene generalmente attribuita al monaco cistercense Philippe Olivarius, ma non vi sono certezze che questo religioso ne sia realmente l'autore. Proverrebbe da un libro del 1544 intitolato Prévisions d'un Solitaire che sarebbe stato ritrovato alla fine del XIII secolo dai monaci dell'abbazia di Orval, in Belgio, durante la fuga dall'assedio di Lussemburgo ad opera dei rivoluzionari francesi. Di questo libro non vi è più traccia, è arrivato fino a noi solo un estratto parziale del testo originale conosciuto col nome di Prophétie d'Orval. Così termina la profezia: Dopo un numero non pieno di lune, Dio combatte per mezzo dei suoi due giusti [dovrebbero essere i due testimoni di Ap. 11,3-13: secondo una tradizione che risale fino ai primi Padri della Chiesa sarebbero Enoch ed Elia.; N.d.R.]; e l'uomo del male [l'Anticristo; N.d.R.] ha la meglio. Ma è fatta; l'Altissimo mette un muro di fuoco che oscura la mia comprensione e non vedo più niente. Che sia egli benedetto per sempre. Amen..