La protagonista è la giovanissima April Charles, che svolge diversi lavori, tra cui la dog sitter e la tanatoesteta, cioè la truccatrice delle salme. È soprattutto in questo lavoro che la giovane deve porre molta attenzione, poiché è per metà sirena e per metà squartina e, con il suo canto, è in grado di risvegliare i morti. Ma, si sa, un momento di disattenzione può capitare a tutti e, quando "La ragazza di Ipanema" ti entra in testa, è difficile non canticchiarla! "Il cadavere si era mosso. Chiunque altro avrebbe pensato che si trattasse di qualcosa di diverso, che qualcuno si fosse intrufolato dentro, o chissà che. Io, invece, lo sapevo bene. Era la donna morta che si era mossa". Il problema è che April non scambia solo quattro chiacchiere con la defunta, prima che quest'ultima si afflosci come un soufflé per tornare alla sua pace eterna, ma le rivela la propria natura di ondina e le chiede il favore di recuperare il proprio orologio e di restituirlo al fratello nel mondo di Terr, il mondo dei sogni. Apri si reca nell'appartamento della donna e rimane sconvolta. Ha inizio un'avventura complessa per salvare l'equilibrio esistente da millenni tra due mondi complementari, Terra e Terr. Un po' lontano dalla mia comfort zone, questa storia racconta di creature fantastiche, tra cui un esilarante e dissacrante Gesù in veste di postino, che vivono in un mondo soggetto a cambiamenti continui per adattarsi ai sogni dei milioni di umani che vivono sulla Terra. Il romanzo è incentrato sul tema della sete di conoscenza degli uomini, non per fini nobili, ma per sfruttare l'avidità che è insita nel loro animo. È, pertanto, una storia che punta a innescare nei giovanissimi una seria riflessione sui danni che l'uomo, attraverso la sua stupidità e irresponsabilità, è in grado di provocare nell'ambiente che lo accoglie da millenni e che gli fornisce le risorse per sopravvivere. La storia è ricca di dialoghi e la vicenda è raccontata in modo brioso e ironico.
