Libro Quattrocento Susana Fortes
Libro Quattrocento Susana Fortes
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Letteratura: Spagna
Quattrocento
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Descrizione


Firenze, aprile 1478. Sono giorni terribili, quelli che seguono il fallimento della congiura ordita dalla famiglia Pazzi contro i Medici. Firenze è assetata di sangue, decisa a punire con la tortura o con la morte chiunque abbia partecipato alla cospirazione. Al sicuro nel suo palazzo, Lorenzo il Magnifico viene a sapere dei cadaveri gettati in Arno, delle decapitazioni, dei linciaggi. È la città intera che vendica l'assassinio di suo fratello Giuliano e che si consegna nelle sue mani, rendendolo potente come non mai. Però Lorenzo non sa che i fili di quella congiura sono stati tirati da personaggi molto più influenti della famiglia Pazzi. E ignora di essere lui stesso un burattino nelle mani della Storia... Firenze, oggi. Sono in pochi a conoscere Pierpaolo Masoni, pittore rinascimentale dallo stile e dall'animo tormentati. E Ana Sotomayor, dottoranda in Storia dell'arte, è arrivata a Firenze proprio per capire qualcosa di più su questo oscuro personaggio, che esercita su di lei un fascino singolare. Le sue appassionate ricerche si appuntano su uno dei quadri più controversi di Masoni, in restauro nei laboratori degli Uffizi, e su una serie di quaderni in cui il pittore racconta nei dettagli la propria esistenza e gli eventi che hanno segnato la storia di Firenze alla fine del XV secolo, tra cui la congiura dei Pazzi. D'un tratto, però, Ana diventa oggetto di minacce e ricatti e si ritrova a temere per la propria vita e per quella delle persone a lei care.

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Dettagli

Tascabile
384 p., Brossura
9788846211088

Valutazioni e recensioni

  • Renzo Montagnoli

    Quando mi è stato donato questo libro, il fatto che in copertina portasse la dicitura Bestseller mi ha un po’ indisposto, ma mi sono detto “ non avere preconcetti, perché qualche volta può accadere che questi libri, di grande successo, possono anche avere valenza letteraria”. Di conseguenza mi sono accinto alla lettura con la più ampia disponibilità, ma, pagina dopo pagina, questa è scemata, sostituita da un senso di noia e di stizza che ancor oggi non sono riuscito a cancellare. Eppure, scrivere della famosa congiura dei Pazzi, togliendo dall’ombra chi effettivamente ne era l’artefice, sarebbe stata un’occasione unica, imperdibile, e invece l’autrice ha voluto spingersi ben oltre, arrivando a conclusioni del tutto improbabili. In effetti, non riuscivo a capire dalle prima pagine l’alternanza di due epoche, appunto il ‘400 e i giorni nostri, la prima trattata in modo abbastanza credibile, ma con poca fantasia, perché l’invenzione del pittore Pierpaolo Masoni e del suo quadro La Madonna della Neive, non aggiungono nulla e anzi tolgono quel po’ di veritiero e realistico rappresentato dalla congiura. Poi, dalla seconda metà, ho compreso il perché dell’epoca attuale, con la storia melensa, anche questa del tutto improbabile, fra la giovane laureanda spagnola e il maturo professore italiano, una vicenda questa totalmente campata in aria, di nessuna valenza, e che anzi indispone. Lo stile è alquanto carente, così come il ritmo è lento dove dovrebbe essere veloce e impetuoso dove occorrerebbe la riflessione, in un quadro complessivo in cui si stenta a riconoscere l’atmosfera della Firenze del ‘400 e dell’attuale, con personaggi appena abbozzati, perché insomma Jacopo de’ Pazzi e Lorenzo de’ Medici, più che i protagonisti, appaiono come semplici comparse. In una noia crescente, quindi, si cerca di arrivare alla fine e in poche pagine c’è la connessione fra la congiura e i giorni nostri, con sette segrete della Chiesa cattolica, perpetuatesi nel tempo, e con agganci al Banco Ambrosiano, allo IOR, a Calvi, a Marcinkus, in un’orgia di illazioni supportate dal niente. Ecco, Susana Fortes è evidentemente anticlericale, ma accusare la Chiesa cattolica inventando nefandezze, quando invece, purtroppo, esistono fatti incontrovertibili a cui agganciarsi, sembra il risultato di un improvvisato giornalista piuttosto che di uno storico, come invece la Fortes pretende di essere.

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Foto di Susana Fortes

Susana Fortes

1959, Pontevedra (Spagna)

Si è laureata nell’università di Santiago di Compostela e in quella di Barcellona. Insegna spagnolo negli Stati Uniti, nell’università della Luisiana. Tra i suoi romanzi Querido Corto Maltés (Premio Nuevos Narradores), Fronteras de arena (finalista del Premio Primavera), Las Cenizas de la Bounty e Tiernos y traidores. Con Gli amanti (edito da Neri Pozza nel 2004), best seller in Spagna, è stata finalista al Premio Planeta 2003, uno dei più prestigiosi premi letterari spagnoli.Nel 2008 la casa editrice Nord ha pubblicato in Italia Quattrocento, un altro romanzo di grande successo (200 000 copie in Italia), nel 2010 Istantanea di un amore, nel 2012 Il cammino del penitente e nel 2018 Settembre può aspettare.

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