Il secondo ciclo indo-malese effettivo di Emilio Salgari si compone di una trilogia che va da qui a "Sandokan alla riscossa". La differenza rispetto al primo sta nel fatto che nei primi quattro romanzi (primo ciclo) i personaggi principali fanno conoscenza tra di loro, mentre nei successivi tre romanzi (secondo ciclo) ormai da qualche anno vivono avventure insieme. Questa storia riprende infatti undici anni dopo la precedente. Mentre il governo inglese stringe alleanza con il nuovo rajah di Sarawak, nipote dell'arcinemico James Brooke, un altro personaggio anglo-indiano manovra nell'ombra: il Re del Mare, uno strano e misterioso personaggio che, foraggiato dalla Compagnia delle Indie Orientali, ha dichiarato guerra a Sandokan e compagni. Dopo averla conquistata, le Tigri di Mompracem ribattezzano con lo stesso nome del nemico (Il Re del Mare) la formidabile corazzata americana con la quale dichiarano una vera e propria guerra per mare a Sarawak e a tutta l'Inghilterra! Segue la battaglia navale che è un insieme di trovate una più geniale e avvincente dall'altra. L'ambientazione marittima è un dettaglio non da poco: i protagonisti abbandonano le imprese via terra per tornare alla pura guerra navale. Inoltre l'arrivo di Sandokan non imprime alcuna svolta decisiva alla trama: se lui è presente lo è anche Yanez, e non ha mai avventure in solitaria. Diventa evidente da questo momento in poi la preferenza dell'autore per il suo poliedrico braccio destro. La storia si fa più continua rispetto al passato, senza le tipiche divagazioni salgariane. Nonostante il ritorno segnalato allo stadio primordiale della pirateria, i personaggi sono ormai maturati, diventando più coscienti e razionali che nei precedenti capitoli. Il "Re del Mare" è avventuroso dalla prima pagina sino al finale a sorpresa...
