Questa citazione da "Ritratto di signora" getta luce sul tema dell'opera: "La maggior parte delle donne non facevano nulla affatto di sé; aspettavano, in atteggiamenti più o meno graziosamente passivi, che capitasse un uomo da qualche parte a fornirle di un destino. Isabel dava l'impressione d'avere intenzioni sue proprie; questa era la sua originalità." Raffinato romanzo psicologico di fine 800, affronta il conflitto interiore derivato dal contrapporsi di due opposti: scegliere o subire il proprio destino, dilemma imponente che dilania la protagonista, fino al controverso finale aperto a varie interpretazioni: "Non aveva saputo dove voltarsi. Ebbene, ora lo sapeva. La via era molto dritta." E qualsiasi via Isabel Archer decida di intraprendere, non sembra affatto ostacolata dal peso delle convenzioni borghesi, bensì dal suo stesso rigido orgoglio, dalla caparbietà di non voler tornare indietro su una scelta fatta liberamente e ponderata a fondo. Si tratta dunque di una punizione voluta, di una condanna autoinflitta, un condizionamento che sembra avere radici tanto profonde da impedire ad una donna di vivere esperienze non subordinate alla volontà altrui. Qui risiede il pregio nonché l'attualità di un'opera in cui le omissioni superano le ammissioni, quasi a voler suggerire un percorso di lettura svincolato dalla narrazione.
Ritratto di signora
Un'avventura psicologica, morale ed estetica: il viaggio da Albany, piccolo paese del New England, a Firenze, città dell'arte e della bellezza, alla ricerca di un'esistenza felice, di una vita perfetta da ricamare sulla rozza tela del tempo e della storia. Dal paradiso del nuovo e ancora troppo ingenuo continente americano verso un'Europa matura e seducente, in cui l'incantevole protagonista Isabel Archer rischia di perdersi, vittima di un'ossessione che la rende docile, passiva e soffocata nelle oscure trame del desiderio e dell'inganno.
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Autore:
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Traduttore:
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Collana:
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Anno edizione:2003
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Alessia Gronda 23 novembre 2016
Il libro racconta di Isabel Archer, una donna libera, indipendente, desiderosa di conoscenza, appassionata di arte. Ha fatto una scelta sbagliata, fidandosi di persone sbagliate e non ascoltando i consigli dei suoi cari. Ha avuto anche la possibilità di rimediare all'errore commesso, ma aveva un grande senso del dovere e assenza di coraggio e ha deciso di vivere una vita di infelicità e solitudine, pur di rimanere coerente con le scelte fatte. Il libro è un magnifico ritratto di Signora!
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