"Rosaura alle dieci" è forse uno dei libri più riusciti di Marco Denevi. Con "Assassini dei giorni di festa" condivide, probabilmente, l'ambientazione, talora un po' grottesca di alcune scene. Impossibile fare qualsiasi anticipazione... per il modo stesso in cui è strutturato il libro qualsiasi anticipazione si tradurebbe in una rivelazione, anche solo parziale, del fitto mistero che si cela attraverso le sue pagine... già a cominciare dal titolo. Tutto quello che mi sento di scrivere a proposito di questo libro è che ha un sapore vagamente pirandelliano e che si traduce nella ricerca di una verità (o più verità)... un po' come in "Così è (se vi pare)" di Pirandello... affascinante, non banale, ben scritto, con una storia tutta da scoprire. Consigliato a chi vuole lasciarsi stupire e ha sulla realtà uno sguardo disincantato... a chi non da' nulla per scontato (neppure se stesso) e desidera rimettersi, e farsi rimettere, in discussione.
