I selvaggi della Papuasia

Emilio Salgari (1862-1911) è stato uno dei più celebri e prolifici scrittori italiani di ogni tempo. Con i suoi romanzi d’avventura e con personaggi straordinari come Sandokan e il Corsaro Nero ha fatto sognare e viaggiare con la fantasia intere generazioni. Eppure la sua è una storia potente e commovente, segnata da un contrasto straziante: mentre con la penna viaggiava attraverso giungle lussureggianti e mari in tempesta, nella realtà viveva una vita segnata da difficoltà economiche e tragedie personali, spesso chiuso in una stanza. I selvaggi della Papuasia è stato il primo racconto pubblicato da Salgari. Uscì in quattro puntate nel 1883 su La Valigia - Giornale Illustrato di Viaggi di Milano. Questo testo è un esempio perfetto del "Salgari minore" (non per qualità, ma per estensione): quei racconti fulminanti, scritti spesso per riviste di viaggi o almanacchi, concepiti per dare al lettore una scossa di adrenalina pura in poche pagine. Al tempo di Salgari, la Papuasia (l'attuale Nuova Guinea) era considerata una terra misteriosa, impenetrabile, e soprattutto temutissima per la fama dei suoi abitanti, descritti dai pochi esploratori come feroci guerrieri e, spesso, cannibali.