Sephardic Songs

Sarband, ensemble composto da musicisti provenienti da Iran, Germania, Italia, Bulgaria, Ungheria, Turchia, Libano ed America, assimila gli stimoli provenienti da diverse culture musicali: il suo repertorio comprende non solo musica medievale da oriente ed occidente, ma anche produzioni barocche e di musica contemporanea. Fondata nel 1986 dal musicologo e musicista Vladimir Ivanoff con lo scopo di studiare la relazione tra prima musica europea e le culture musicali islamiche, Sarband vuole anche dimostrare il loro notevole effetto sulla musica contemporanea. “Sephardic Songs – In the Hispano-Arabic Tradition of Medieval Spain” raccoglie le melodie della prima tradizione sefardita: ballate medievali spagnole, le romanzas in jdezmo, idioma ebraico-spagnolo e canzoni arabo-andaluse testimoniano la sopravvivenza ed il successivo sviluppo della tradizione musicale sefardita, anche dopo che i suoi ideatori, gli ebrei spagnoli, furono espulsi dalla Spagna. I sefarditi sono gli ebrei originari del vicino oriente che vivevano nella penisola iberica fino a quando, nell’agosto del 1492 furono cacciati dai monarchi cattolici Isabella I di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona, disperdendosi nei Balcani ed in tutto il bacino del Mediterraneo. In queste nuove terre gli ebrei spagnoli continuarono a cantare le proprie canzoni ed a parlare lo spagnolo, cercando di mantenere viva la propria cultura di origine che andava tuttavia arricchendosi delle influenze dei paesi dai quali erano ora ospitati. “Sephardic Songs – In the Hispano-Arabic Tradition of Medieval Spain” è una bellissima testimonianza, quasi un documento di una tradizione musicale che, come il suo popolo, ha dovuto lottare molto per non svanire.