Anche se occorre una buona conoscenza degli scrittori, filosofi, storici, sociologi, soprattutto francesi, volontari o involontari protagonisti (appare più un trattato di tuttologia che un "giallo"); il romanzo si legge con facilità ma è difficile apprezzarlo in pieno.
La settima funzione del linguaggio
Il grande studioso Roland Barthes giace riverso per la strada, investito da un furgone della lavanderia, il 25 febbraio 1980, appena dopo un pranzo con François Mitterrand. L'ipotesi è che si tratti di un omicidio: negli ambienti intellettuali e politici, nessuno è al di sopra di ogni sospetto. È così che ha inizio la spericolata e avvincente ricerca della verità da parte del commissario Bayard, incaricato del caso, e di Simon, un giovane studente "reclutato" da Bayard per sfruttare le sue conoscenze nel mondo universitario. Insieme, incontreranno il presidente Giscard all'Eliseo, Foucault tra lezioni in aula e saune per omosessuali, Bernard-Henri Lévy alle prese con donne da sedurre e anziani colleghi da onorare, e si imbatteranno nei nuovi membri di una società segreta in cui, alla fine di ogni sfida, al perdente viene tagliato un dito. Seguendo la pista di un intrigo internazionale che vede affrontarsi spie bulgare, russe e giapponesi, Bayard e Simon arriveranno a Bologna, dove incroceranno Umberto Eco, Michelangelo Antonioni e Monica Vitti. Sfioreranno persino la bomba alla stazione, prima di partire di nuovo e attraversare l'Atlantico alla ricerca di un documento misterioso che potrebbe risolvere il caso. In pochi mesi, Simon viene trascinato in più avventure di quelle che avrebbe mai immaginato di affrontare in tutta la vita: come in un romanzo, più che in un romanzo.
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Anno edizione:2020
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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MARIO FESTA 02 marzo 2019
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Ringrazio La nave di Teseo per aver tradotto questo libro: era entrato nel mio radar già quando era uscita l'edizione originale, ma avevo capito subito che il mio francese non sarebbe bastato a comprenderlo, quindi ho preferito aspettare e sperare che qualcuno lo traducesse in italiano. L'ho trovato arguto, divertente, graffiante, esilarante, spassoso e geniale. Complimenti per la copertina, che è un capolavoro di significa(n)ti: gialla perché è un giallo; l'ascia perché è un sette (ma si capisce veramente perché si tratta di un'ascia solo dopo un po') ecc. Belle anche le due alettone. Do solo 4 stelle anziché 5 perché è molto impegnativo, richiede una formazione linguistica e semiotica, nozioni di storia degli anni 80, conoscenza della scena culturale francese del secondo 900.
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