Ruth è l’unica erede della facoltosa famiglia Bolton. Ha sempre vissuto nel lusso e tra le comodità, e ha sempre creduto in un destino glorioso e ricco di prosperità; ma quando un grave incidente si abbatte su di lei, devastandola nello spirito e nel corpo, e intaccando la serenità della sua casa e di suo padre, Ruth è costretta a scendere a patti con la sua felicità e il suo buon cuore, divenendo una creatura fredda e pragmatica, più interessata alla vendetta che all’amore. Riuscirà a ritrovare la serenità e lasciarsi il tragico passato alle spalle? La storia è ben scritta anche se presenta una commistione di generi – fantasy, romance storico e persino thriller – che stordiscono un po’ il lettore. La prima parte del testo, infatti, è prettamente storica/romance, mentre nella seconda abbiamo una forte sfumatura thriller, che vede la protagonista mutare e cercare vendetta per quanto le è accaduto. L’ultima parte, invece, è prettamente fantasy, e si comporta quasi come Deus ex machina nell’epilogo e salva una situazione che non era possibile risolvere con i soli protagonisti “reali”. Nel complesso si tratta di un testo abbastanza godibile. La lettura è fluida e lo stile dell’autrice è piuttosto buono e riesce a mantenere vivo l’interesse del pubblico.
