Nella prima parte, il racconto del sequestro e di ciò che ne consegue scorre con discreto ritmo, e si lascia leggere, anche se poco verosimile. Arrivando verso metà libro, il romanzo inizia a farsi noioso e prolisso, soffermandosi su temi sociali a mio avviso fuori luogo rispetto al filo narrativo. Il protagonista sembra finire in una specie di labirinto introspettivo, in cui vaga in balia di se stesso, e senza che si abbia la percezione di cosa stia realmente tramando. Il finale poi è di una banalità disarmante, non metto 1 stella solo per il primo terzo del romanzo, leggibile, ma non mi è piaciuto e non lo consiglieri.
Il silenzio che rimane
Dopo Dammi tutto il tuo male, Matteo Ferrario dà prova ancora una volta di un’abilità rara: esplorare il lato più cupo dell’animo umano con una scrittura lucida e schietta.
Rubano momenti al lavoro per stare insieme e si fanno regalini inutili al fine di strapparsi sorrisi. Più che un uomo e una donna uniti da nove anni, Davide e Valentina sembrano quasi due adolescenti e sono molto diversi dalla coppia consumata e stanca che erano solo qualche mese fa. Da quando hanno ripreso possesso del loro matrimonio, dopo la piccola crisi coniugale che li ha tenuti distanti per qualche tempo, nella loro relazione è finalmente tornato il sereno e ora che stanno riscoprendo il loro amore si sentono più forti e completi. A Milano l’estate è agli sgoccioli: la città si sta ripopolando, riprende pian piano i suoi ritmi e la sua vera identità. Nell’ora più calda Davide e Valentina approfittano della pausa pranzo per darsi appuntamento in una caffetteria in centro. Eccitati dalla prospettiva di costruire di nuovo il futuro insieme, stanno progettando il loro prossimo viaggio quando un ragazzo irrompe nel locale. Ha i capelli tagliati cortissimi, uno zainetto sulle spalle, gli occhi pieni di astio e una pistola in mano. Pretende giustizia per il fratello licenziato e non ha intenzione di liberare nessuno fino a quando non avrà ottenuto quello che vuole. Il sequestro dura sedici ore e ha conseguenze devastanti, in grado di trasformare il peggiore degli incubi in realtà e di spazzare via ogni certezza, passata e futura. Ed è così che l’odio esplode incontrollato… Dopo Dammi tutto il tuo male, Matteo Ferrario dà prova ancora una volta di un’abilità rara: esplorare il lato più cupo dell’animo umano con una scrittura lucida e schietta. Il silenzio che rimane è un romanzo potente, dalla cifra stilistica matura, che ci chiude a chiave in una tolleranza claustrofobica, spalanca al tema della follia e della rabbia e cavalca con freddezza i nervi più scoperti della società contemporanea.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2019
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In commercio dal:31 gennaio 2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Paolo Stravalaci 06 ottobre 2023Senza una vera trama
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diny 18 giugno 2022Recensione
Mi ha davvero colpito questo libro, l'autore Matteo Ferrario racconta le vicende in maniera molto coinvolgente. Lo consiglio vivamente.
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