Il silenzio dell'onda

Secondo libro di Carofiglio che leggo in breve tempo. Due persone con due vite apparentemente opposte si incontrano dallo stesso psichiatra. Lui, ex poliziotto, svuotato da una vita sotto copertura, maestro dell'inganno in nome del bene, lei, ex attrice, con un peso sulle spalle. Le loro storie personali e i momenti di conoscenza vengono trattati con molta delicatezza. Il dedicare un capitolo a un personaggio o a un altro fanno venir voglia di leggere velocemente per scoprire cosa succederà dopo. Le storie si intrecciano con molta naturalezza. Consigliato

Stile lineare e scorrevole, si legge molto velocemente, come tutti i libri di Carofiglio. Tre quarti di libro molto interessanti, con il profilo dei protagonisti che si scopre man mano, creando grandi aspettative nel lettore. In realtà, però, il finale delude parzialmente in quanto si allontana dal piano psicologico introspettivo che ha animato il libro fino a lì e passa all'azione pura. Solo nell'ultimo capitolo ritorna all'onda da cavalcare, come concetto e metafora della vita.

Da mesi il lunedì e il giovedì, Roberto attraversa a piedi il centro di Roma per raggiungere lo studio di uno psichiatra. Si siede davanti a lui e spesso rimane in silenzio. Talvolta, invece, i ricordi affiorano e lo riportano al tempo in cui lui e suo padre affrontavano le onde dell’oceano sulla tavola da surf. Lo riportano agli anni rischiosi del suo lavoro di agente sotto copertura, quando ha conosciuto il cinismo, la corruzione, l’orrore. Fuori, ma anche dentro di sé. Una lettura perfetta, pulita, un ritmo lento, profondo, silenzioso, che parla al profondo e ti fa immergere in quell’onda.