Il silenzio dell'onda

Come tutti i libri di Carofiglio "il silenzio dell'onda" ti emoziona, ti coinvolge in tutti i sensi. Non si può leggere e rimanere indifferenti a temi come la solitudine, il lavoro, l'amore, i genitori e addirittura il bullismo stavolta. Lo consiglio.

Roberto ed Emma, apparentemente molto diversi tra loro, ma con almeno una cosa in comune: lo psichiatra. Die vite imperfette, due persone come tante che reimparano lentamente a vivere, a stare al mondo. Il figlio di Emma, Giacomo, nella vicenda avrà un ruolo fondamentale. Carofiglio dipinge con maestria, pudore e grande sensibilità, due personaggi speciali, che fanno riflettere il lettore, lo fanno commuovere e pensare alla vita di ogni giorno. Romanzo finalista del Premio Strega 2012.

Il romanzo affronta temi molto seri in modo avvincente, poetico, profondo e lascia totalmente il segno con i suoi temi e i suoi personaggi. Il protagonista e narratore è un carabiniere in congedo a causa del suo fragile stato psicologico dopo anni e anni sotto copertura; Roberto si reca regolarmente da uno psichiatra per affrontare i suoi problemi e incontra per caso un'altra paziente del medico, Emma, ex attrice e madre di un ragazzo quasi dodicenne, Giacomo. Nel corso del romanzo compaiono anche parti del diario di Giacomo, che racconta i suoi sogni/incubi - quando riesce a ricordarli - e la sua vita quotidiana. Le due metà della narrazione si incontrano a metà dell'ultimo terzo del libro. Mi è piaciuto molto il modo in cui sono scritte le sedute di Roberto, il modo in cui non si tratta di una narrazione distaccata, ma piuttosto le sue emozioni e i suoi ricordi a volte ti risucchiano, a seconda del suo stato d'animo e dell'intensità dell'incidente che sta raccontando. I momenti con Emma sono altrettanto delicati e coinvolgenti, ho amato il modo in cui lei si è inserita nella storia, con un passo così leggero. Questo libro mi è piaciuto molto!