Sinfonia N.9

La “Sinfonia n° 9” del grande musicista tedesco non solo riflette la produzione sinfonica del classicismo viennese, ma anche oggi, circa 200 anni dopo, risulta ancora essere moderna e rivoluzionaria. E proprio questa qualità risulta evidente nell’interpretazione dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Gustav Kuhn. «Le circostanze emotive della musica si lasciano rappresentare con strumenti moderni tanto quanto con l’interpretazione filologica delle partiture» dice Gustav Kuhn e prosegue «la gioia, l’innocenza, la serietà, la tenerezza, non è la fine del mondo se le esprimo con corde di budello o acciaio o in qualche altro modo». Naturalmente egli segue anche le intuizioni della musicologia: nemmeno una nota viene risparmiata, si ascoltano tutte le ripetizioni nello scherzo come anche il secondo fagotto che nel finale, con un effetto straordinario, interpreta il contrappunto al tema centrale. L’Orchestra Haydn, che prende il nome dal famoso compositore austriaco Franz Joseph Haydn, è nata nel 1960 ed è ha preso parte a prestigiosi festival, esibendosi in Europa e in America e Giappone. In “Symphony 9” di casa Col-Legno la formazione ed il suo direttore offrono agli ascoltatori un’interpretazione straordinaria dell’ultima sinfonia di Beethoven, composta quando era completamente sordo, il cui spartito è stato dichiarato dall’Unesco Memoria del mondo.