Slender man

Non mi è piaciuto particolarmente, l’inizio un po’ lento poi la storia si fa più interessante ma l’ultimo quarto del libro è al quanto deludente. È il classico libro da adolescenti in cui irrimediabilmente l’adulto fa la parte dello scemo di turno. Non capisce un accidente, arriva alle conclusioni sempre in ritardo e sembra il personaggio di un’altra storia tanto resti in disparte rispetto agli accadimenti che lo circondano. E gli adolescenti? Beh è ovvio no! cercano di risolvere tutto da soli, l’adulto può solo causare ulteriori danni. Troppo superficiale nel raccontare storia e caratterizzare i personaggi. Peccato l’idea è particolarmente originale, forse preso da qualche personaggio di qualche leggenda ebraica? Chissà.

Prima di leggere questo libro ho cercato di informarmi il più possibile riguardo il fatto di cronaca a cui è legato, per capire se il libro fosse fedele o meno, e successivamente ho guardato il film (tratto dal libro); la cosa “ironica” è che tutte e tre le storie sono completamente differenti e hanno pochissimo in comune. Trovo che questo libro sia sottotono rispetto alla pubblicità che gli è stata fatta, a libro finito non ho ancora capito benissimo alcuni meccanismi del romanzo, esatto, perché alcune parti vengono spiegate quasi in modo minuzioso, mentre altre vengono completamente tralasciate, il problema è che le parti omesse, se fossero state invece inserite, argomentate o meglio strutturate, avrebbero dato un aspetto completamente diverso al romanzo. Una cosa assolutamente positiva è la scorrevolezza del libro, anche se in alcuni punti prende una piega quasi infantile e molto semplice, accompagnata dalla prima metà del libro che alla fine è passabile. La storia raccontata ha di sicuro del potenziale ma l’ho trovata davvero mal sviluppata; un vero peccato.

Prima di leggere questo libro ho cecato di informarmi il più possibile riguardo il fatto di cronaca a cui è legato, per capire se il libro fosse fedele o meno, e successivamente ho guardato il film (tratto dal libro); la cosa “ironica” è che tutte e tre le storie sono completamente differenti e hanno pochissimo in comune. Trovo che questo libro sia sottotono rispetto alla pubblicità che gli è stata fatta, a libro finito non ho ancora capito benissimo alcuni meccanismi del romanzo, esatto, perché alcune parti vengono spiegate quasi in modo minuzioso, mentre altre vengono completamente tralasciate, il problema è che le parti omesse, se fossero state invece inserite, argomentate o meglio strutturate, avrebbero dato un aspetto completamente diverso al romanzo. Una cosa assolutamente positiva è la scorrevolezza del libro, anche se in alcuni punti prende una piega quasi infantile e molto semplice, accompagnata dalla prima metà del libro che alla fine è passabile. La storia raccontata ha di sicuro del potenziale ma l’ho trovata davvero mal sviluppata; un vero peccato.