Recensioni «Sono uno spettro ma non lo so». Fascino indiscreto dei fantasmi e passione della morte

“L’uomo dimentica che è un morto che conversa con morti” – scrive Borges. Un paradosso? Di certo i morti sono stati sempre ‘vivi’ nella nostra cultura, anche in quella di oggi, ossessionata dalla necessità di godere. L’attrazione-repulsione per gli spettri sembra non venir mai meno. Autore del già fortunato libro sulla figura dello jettatore, Sergio Benvenuto propone una ricostruzione del tutto originale, in chiave antropologica psicanalitica e filosofica, del nostro rapporto con i morti e con il loro ‘ritorno’ come spettri. Riprendendo svariati esempi dal cinema, dalla letteratura, dalla cultura pop, dai sogni, da miti e rituali, dal teatro, si interroga sulla presenza insistente dei ghosts tra noi. )
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