Sotto la porta dei sussurri

Credo che Klune sia ormai diventato uno dei miei comfort scrittori. Un libro coccola, ma al tempo stesso un libro di una potenza assurda. Tratta di temi come la morte, il senso della vita, il lutto, il suicidio e lo fa con la delicatezza che contraddistingue questo autore. Credevo che dopo la Casa sul mare celeste avrei faticato a trovare un romanzo dello stesso livello e invece l'ho amato tantissimo

In questo romanzo ci viene raccontata la morte da un punto di vista diverso: nella sala da tè gestita da un traghettatore di anime ed una mietitrice assistiamo infatti al lutto dei fantasmi, coloro che dovranno salutare la vita per accingersi a scoprire cosa ci aspetta oltre. Seppure la trama sia completamente diversa, ho ritrovato in questo libro gli stessi macro-temi che caratterizzano “La casa sul Mare celeste”: la famiglia acquisita, l’importanza della gentilezza, l’amore per le "piccole cose della vita” e la capacità di cambiare in meglio. Allo stesso modo, quella di Klune si riconferma per me una scrittura dal ritmo lento, a volte eccessivamente allungata, senza grandi colpi di scena e con personaggi interessanti ma dalla caratterizzazione appena tratteggiata. Non mi ha soddisfatta molto il finale, che va a depotenziare il viaggio emotivo che il lettore compie fino a quel momento. In conclusione, la scrittura di Klune è sempre delicata e anche il tema impegnativo della morte è trattato in modo molto semplice. Lo consiglio se si è in cerca di una lettura molto dolce e rilassante, senza troppe pretese di approfondimento psicologico.

Più libri leggo di questo autore più me ne innamoro. Pochi sono capaci di farmi commuovere e riflettere come riesce a fare Klune con le sue pagine. Può la storia di un uomo arido e insensibile trasformarsi in un insegnamento sull’importanza della gentilezza? Ebbene, Sotto la porta dei sussurri lo fa, sussurra all’orecchio del lettore e lo lascia diverso da come lo aveva trovato.