La sparizione dell'arte
«La sparizione dell’arte» scrive il curatore Elio Grazioli «è il primo vero libro di Jean Baudrillard (1929-2007) sull’arte contemporanea: dall’arte fredda alla pop art, all’arte attuale, in cui “si va verso la sparizione dell’arte come attività specifica; anzi, in cui la sparizione è già avvenuta” dice Baudrillard, perché la seduzione non esiste più, la simulazione è generalizzata, e “si è al grado zero della cultura”. E la sparizione dell’arte, si chiede Baudrillard, implica forse il ritorno alla pura tecnica, all’industria nel senso letterale del termine, o all’artigianato rituale? E l’arte in quanto tale sarà stata solo una parentesi nella storia dell’umanità? Domande inquietanti a cui Baudrillard non dà risposta, oppure la risposta è nelle cose, in tutto quello che, dopo il 1988 – anno di pubblicazione di questo pamphlet fulminante –, è accaduto in quell’ambito che, al di là di ogni evidenza e ragionevolezza, ci si ostina a definire “arte”».
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Anno edizione:2025
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