Lo sparviero

Attore francese. Gli studi all’Accademia d’arte drammatica di Parigi gli aprono le porte di un’intensa attività teatrale e cinematografica. Atletico (è stato boxeur in gioventù), con un viso segnato eppure affascinante, «Bebel» (come viene soprannominato) conquista le platee internazionali nel 1960 con il ruolo del nevrotico protagonista di Fino all’ultimo respiro di J.-L. Godard, film manifesto della Nouvelle vague a cui presta la sua dinoccolata baldanza da «simpatica canaglia», e con quello del giovane intellettuale innamorato di S. Loren in La ciociara (1960) di V. De Sica. Negli anni seguenti ripropone personaggi al limite della sfrontatezza: sacerdote votato all’abnegazione e all’apparente insensibilità...

Attore francese. Molto attivo sui palcoscenici di tutta la Francia, esordisce sullo schermo nel 1957 e appare in ruoli secondari prima di emergere come interprete di asciutto rigore e di grande carattere con 317 battaglione d’assalto (1964) di P. Schoendoerffer, in cui impersona un gelido e imperturbabile ufficiale alsaziano durante la fase terminale dell’occupazione francese dell’Indocina. Tale prova di grande intensità drammatica gli vale immediatamente ruoli di primo piano in film quali Il tredicesimo uomo (1966) di C. Costa-Gavras, Parigi brucia? (1967) di R. Clément, Bye, bye Barbara (1968) di M. Deville. In La banda Bonnot (1968) di P. Fourastié disegna un profilo deciso e beffardo del famoso bandito anarchico, terrore della polizia prima di essere ucciso in uno scontro a fuoco. In seguito...

Attore francese. Spinto a iniziare la carriera di attore dallo scrittore A. Camus, debutta al cinema nel 1941 con Primo appuntamento di H. Decoin. Diventa famoso soprattutto per i film girati al fianco di J.-P. Belmondo, tra cui Parigi brucia? (1966) di R. Clement e Lo sparviero (1976) di P. Labro. Ha prestato la sua voce per il commento off di La jetée (1962) di Chris Marker.