Non ho letto altri romanzi di questa autrice; il libro l'ho trovato per caso. Inizialmente ho fatto fatica con i primi capitoli, perché ho trovato la narrazione troppo lenta e artificiosa nella descrizione dei sentimenti dei protagonisti. Andando avanti nella lettura però mi sono sempre più trovata incollata alle pagine e ho poi finito il romanzo in pochissimo tempo. L'intreccio tra presente e passato mi è piaciuto molto e ho trovato molto interessante e carina l'idea di iniziare ogni capitolo con la descrizione di un diverso tessuto. La narrazione delle traversie di Caterina Frau è affascinante e scritta in maniera coinvolgente e veritiera. I capitoli della storia ambientata nel presente invece mi sono piaciuti meno. In generale mi sento di consigliare questa lettura perché, oltre che avermi intrattenuto, mi ha anche insegnato molto cose che ignoravo sui tessuti e sul lavoro dei sarti.
La stanza della tessitrice
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I desideri sono fili invisibili da cucire insieme.
Gli abiti che Camilla rielaborava e confezionava erano creati sui sogni individuali di chi li indossava, capaci di infondere protezione, coraggio, sicurezza. Ciò che desiderava per sé stessa con tanta intensità, sapeva crearlo per gli altri. Bellagio è il luogo dove Camilla si è rifugiata per iniziare una nuova vita. Solo qui è libera di realizzare i suoi abiti capaci di infondere coraggio, creazioni che sono ben più di qualcosa da indossare e mostrare. Ma ora è costretta ad abbandonare tutto perché Marianne, la donna che l’ha cresciuta come una madre, ha bisogno del suo sostegno. È lei a mostrarle il contenuto di un antico baule, un abito che nasconde un segreto: vicino alle cuciture interne c’è un piccolo sacchetto che custodisce una frase di augurio per una vita felice. È l’unico indizio che Marianne possiede per ritrovare la sorella. Camilla non ha mai visto nulla di simile, ma conosce la leggenda di Maribelle, una stilista che, all’epoca della seconda guerra mondiale, era famosa come «Tessitrice di sogni». Nei suoi capi erano nascosti i desideri e le speranze delle donne che li portavano. Maribelle è una figura che la affascina da sempre: si dice che sia morta nell’incendio del suo atelier parigino, circondata dalle sue creazioni. Camilla non sa quale sia il legame tra Maribelle e la sorella che Marianne vuole ritrovare. Ma sa che è disposta a fare di tutto per scoprirlo. Sente che la sua intuizione è giusta: Parigi è il luogo da dove iniziare le ricerche; stoffe, tessuti e bozzetti la strada da seguire. Una strada tortuosa, come complesso è ogni filo di una trama che viene da lontano. Perché i misteri da svelare sono a ogni angolo. Perché Maribelle ha lottato per affermare le proprie idee. Perché seguirne le orme significa per Camilla scavare dentro sé stessa, dove batte un cuore che anche l’ago più acuminato non può scalfire.
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Anno edizione:2022
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Barbara 10 novembre 2025Intreccio di storie al femminile
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Ire 11 marzo 2025forse troppo rosa
Mi piace lo stile della scrittrice, tuttavia credo che questo non sia il suo romanzo più riuscito. Una storia tutta al femminile, di dolore ma anche di rinascita con lo sfondo di tessitura, ricamo e sartoria, a partire dalla Sardegna fino ad approdare a Parigi. L'amore trionfa e ricuce tutte le ferite, forse un po' troppo per i miei gusti.
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Elena B 30 dicembre 2024Una favola moderna che riempie l'anima e il cuore
Camilla si è rifugiata a Bellagio per iniziare una nuova vita. Ancora una volta ha dovuto ricominciare, come era già successo in passato quando aveva perso i suoi genitori. Ancora una volta ha perso le persone care. In una piccola sartoria può realizzare i suoi abiti ricavandoli da vecchi abiti. Però è costretta ad abbandonare e ritornare indietro a Milano da Marianne, la donna che l’ha cresciuta. La donna le mostra un antico baule, pieno di abiti ed ognuno vicino alle cuciture interne c’è un piccolo sacchetto che custodisce una frase di augurio per una vita felice. L’unico indizio che ha Marianne per ritrovare la sorella. Camilla si ricorda che una leggendaria stilista usava i sacchetti per i suoi vesti: Maribelle che era scomparsa durante la Seconda Guerra Mondiale. Qual è il legame tra Maribelle, la sorella e la madre di Marianne. Ritornare a Milano significa rivedere anche Daniela, la nipote di Marianne che da amica e diventata sua rivale e la tratta con odio e gelosia e soprattutto significa rivedere Marco che lei ama, ma che l'ha sempre tratta come una sorella. Parigi saprà essere anche per loro due la città dell'amore? Le ricerche di Camilla li condurranno proprio in quella città. Una favola moderna che riempie l'anima e il cuore, scritto ocn grande maestria e padronanza di linguaggio. La descrizione dei vari tessuti è molto interessante. Si denota una grande ricerca dell'autrice in questo campo.
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