Storia dei diritti dell'uomo. L'illuminismo e la costruzione del linguaggio politico dei moderni - Vincenzo Ferrone - copertina
Storia dei diritti dell'uomo. L'illuminismo e la costruzione del linguaggio politico dei moderni - Vincenzo Ferrone - copertina
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Letteratura: Italia
Storia dei diritti dell'uomo. L'illuminismo e la costruzione del linguaggio politico dei moderni
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Descrizione


Furono gli illuministi per primi a ridefinire un'etica dei diritti cosmopolita, razionale, mite, umanitaria, fatta dall'uomo per l'uomo, capace di dar vita a un potente linguaggio politico dei moderni contro il secolare Antico regime dei privilegi, delle gerarchie, della disuguaglianza e dei diritti del sangue. Furono gli illuministi a far conoscere al mondo intero che i diritti dell'uomo per definirsi tali devono essere eguali per tutti, senza alcun tipo di distinzione di nascita, ceto, nazionalità, religione, genere, colore della pelle; universali, cioè validi ovunque; inalienabili e imprescrittibili di fronte a ogni forma di istituzione politica o religiosa. Ed è proprio ponendo l'accento sul principio di inalienabilità che la cultura illuministica - vero laboratorio della modernità - trasformò radicalmente gli sparsi e di fatto inoffensivi riferimenti ai diritti soggettivi nello stato di natura in un linguaggio politico capace di avviare l'emancipazione dell'uomo. Spaziando dall'Italia di Filangieri e Beccaria alla Francia di Voltaire, Rousseau e Diderot, dalla Scozia di Hume, Ferguson e Smith alla Germania di Lessing, Goethe e Schiller, sino alle colonie americane di Franklin e Jefferson, Vincenzo Ferrone affronta un tema di storiografia civile che si inserisce nel grande dibattito odierno sul nesso problematico tra diritti umani e autonomia dei mercati, tra politica e giustizia, diritti dell'individuo e diritti delle comunità.

Dettagli

3 luglio 2014
XX-534 p., Rilegato
9788858111802

Valutazioni e recensioni

  • E' un pessimo libro. Esempio: Voltaire (dicesi Voltaire) afferma che Montesquieu ha "il cuore pieno dei diritti dell'uomo" e che ha ridato alla "natura umana" i suoi "titoli", cioè i suoi diritti, mentre Ferrone (che di Montesquieu conosce solo quello che si trova nei manualetti scolastici) sostiene trionfante che il Bordolese "non appartiene" alla "storia dei diritti dell'uomo". E' solo un esempio...

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Foto di Vincenzo Ferrone

Vincenzo Ferrone

(tudioso dell'Europa di Antico Regime e Illuminismo, ha insegnato a Venezia, Ca' Foscari; Parigi, Collège de France; Princeton, Institute for Advanced Study. Attualmente è ordinario di Storia Moderna presso l'Università di Torino. Tra le sue ultime opere, per l'editore Laterza, La società giusta e equa (2008), Lezioni illuministiche (2010), Storia dei diritti dell'uomo (2014)

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