Storie scellerate. Il cinema di Sergio Citti
“Storie scellerate non è un film sulla vita delle borgate, ma rappresenta, in un certo senso, lo sforzo culturale compiuto da un esponente del sottoproletariato romano per risalire verso il mondo dei suoi padri e dei suoi nonni (con l’aiuto del Belli, evidentemente)”. Questo è quanto scrisse Padre Virgilio Fantuzzi, uno dei pochi saggisti a seguire con attenzione l’opera di Sergio Citti, recensendo Storie scellerate. Secondo lungometraggio del “Pittoretto della Maranella”, la pellicola a suo tempo fu erroneamente catalogata tra i decamerotici. Fu un grave equivoco, perché il film, inizialmente pensato come un Decameron numero 2 nelle mani di Citti, coadiuvato in sceneggiatura da Pier Paolo Pasolini, è diventato un personale novelliere che mescola la cultura alta (Bandello, Belli, Boccaccio), con quella bassa (letteratura orale, stornelli, proverbi e fattacci). E finanche diviene un’antologia che raccoglie i temi principali del cinema dell’autore capitolino. Con una prefazione di Paolo Micalizzi.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2024
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it